Il Partito Democratico di Carrara è ufficialmente commissariato: ieri sera alle 20 si sono chiuse le votazioni on line, sullo stile grillino, tra i membri della direzione regionale del partito, che hanno deciso con 146 favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti, che Gianni Anselmi, ex sindaco di Piombino, guiderà il PD locale fino alle prossime elezioni amministrative di primavera. A casa la segreteria comunale del partito e il suo segretario Raffaele Parrini che commenta soltanto: ”Prendiamo atto”.
”Lo statuto violato. Questa volta il Pd di Carrara l’ha davvero fatta grossa”, secondo il segretario regionale Dario Parrini e il numero due del partito Antonio Mazzeo: ha violato lo statuto, non ha permesso le primarie, ha imposto la candidatura a sindaco di Andrea Vannucci, un ex amministratore, rappresentante dello zoccolo duro del PD apuano, che ruota attorno alla nota figura del deputato parlamentare Andrea Rigoni, non certo renziano. A dare scacco al Pd di Carrara è stato l’articolo 18 dello statuto nazionale: I candidati alla carica di Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente di Regione vengono scelti attraverso il ricorso alle primarie di coalizione. E siccome a Carrara, l’attuale coalizione di centro sinistra, composta da PSI, Repubblicani, Sel e varie liste civiche, le primarie voleva farle, il Pd locale ha di fatto disubbidito al suo stesso statuto.
I ricorsi Durante l’assemblea dello scorso gennaio, nonostante ci fossero sul tavolo due ricorsi presentati dalla minoranza renziana e da Mazzeo in persona, la direzione comunale ha annunciato la candidatura di Vannucci e così è partito l’iter di appello alla commissione di garanzia, prima provinciale e poi regionale. Ammessi i ricorsi dei renziani, che chiedevano le primarie di coalizione, dal regionale hanno deciso di commissariare Carrara. Il nuovo commissario è stato scelto dopo neanche 24 ore dai due vertici del PD regionale, assieme al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e nelle giornate del 2 e 3 febbraio la direzione regionale ha chiesto ai suoi membri di votare sì o no al commissario Anselmi, con una consultazione telematica ed estemporanea che non ha previsto riunioni, interventi o commenti. Da lunedì Anselmi sarà atteso in via Groppini, nella sede provinciale del Pd.
Lo scenario politico Tirando le somme: il Pd a Carrara è spaccato, da una parte cè il partito commissariato a cui rimane soltanto l’appoggio di Sel, ma che, se vorrà presentarsi alle prossime elezioni dovrà farlo senza il simbolo del Pd; dall’altra c’è il partito ufficiale, quello dei renziani, con la coalizione di centro sinistra, PSI, Repubblicani, e liste civiche. In tutto questo il Movimento 5 Stelle ringrazia, perché le possibilità di andare al ballottaggio sono concrete, mentre il centrodestra si mangia le mani, perché correrà diviso, senza alcuna possibilità di vittoria: ”Non abbiamo trovato la quadra su un candidato condiviso – commenta il segretario provinciale della Lega Nord Andrea Cella-; correremo separati da Forza Italia e anche Fratelli dItalia sta pensando di andare sola. È un peccato perché avremmo potuto approfittare della debolezza del Pd e del centro sinistra’.