«Sono favorevole da moltissimo tempo, si ascoltino le comunità locali e si trovi un equilibrio». Così il governatore della Toscana, Enrico Rossi, parlando del possibile rilancio in tempi brevi, come da annuncio avvenuto nei primi giorni del 2017 da parte del vice ministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini, del progetto per la realizzazione dell’autostrada Tirrenica. «Continuo a insistere su un fatto: la costa è meno sviluppata dell’interno.- ha proseguito il governatore della Toscana – Io ragionerei se fossi al posto di molti sindaci in quelle zone e mi domanderei ma forse ci manca questa autostrada, forse con questa strada a 4 corsie i nostri prodotti, il nostro turismo, la nostra attrazione di investimenti potrebbero aumentare un po’? Altrimenti si fanno gli interessi dei Benetton che vuole tutto sulla A1 perché ci fa gli investimenti. Da Nord a Sud si potrebbe anche passare dalla costa e forse passare dalla costa significherebbe anche distribuire un po’ la ricchezza, il movimento, il dinamismo. Sono domande su cui io mi sono dato una risposta, e la risposta che mi sono dato è che la strada non finisca in un tratturo, ma che ci siano 4 corsie per arrivare da Milano a Roma, passando dalla costa».
Il dibattito sulla Tirrenica in Regione «Quello che è avvenuto in aula in Consiglio regionale mi sembrava più un dibattito ideologico sul sì o no all’autostrada che un confronto sul merito del progetto presentato da Sat, per questo il gruppo del Partito Democratico ha votato contrario alla mozione presentata da Sì Toscana – ha spiegato Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –. Abbiamo detto no ad una provocazione politica, perché il nostro obiettivo è portare avanti un percorso costruttivo che porti la IV commissione consiliare ad elaborare un contributo conoscitivo a sostegno del lavoro della Giunta regionale». «Il percorso di ascolto in IV commissione rende evidente l’importanza del tema Tirrenica per la nostra regione – ha proseguito invece Stefano Baccelli, consigliere regionale PD e presidente commissione Ambiente e infrastrutture –, partendo dalla proposta del Partito Democratico abbiamo audito prima Sat, poi i sindaci del territorio e il commissario governativo, proseguiremo con altri soggetti interessati. L’obiettivo è quello di dare un contributo fondamentale all’indirizzo della Regione, ascoltando e approfondendo ogni aspetto». Sul tema è intervenuto anche il consigliere di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli. «In Regione abbiamo ribadito la nostra contrarietà a questo progetto sulla Tirrenica, dannoso per il territorio e i suoi abitanti. Ha evidenziato Donzelli- Non siamo aprioristicamente contrari alle grandi opere, siamo contrari a questo sistema delle grandi opere, modulate secondo le esigenze economiche dei grandi gruppi e disastrose per i cittadini. Il Pd ha deciso oggi di andare avanti con questo progetto nonostante la netta contrarietà manifestata da tutti i sindaci dei territori interessati intorno a Grosseto – sottolinea Donzelli – i punti critici di quest’opera sono troppi e rappresentano una seria criticità, a partire dal pedaggio, passando per lo scarso rispetto paesaggistico fino ad arrivare alle strutture della viabilità ordinaria e alle sue ripercussioni. Invitiamo i soggetti coinvolti a rivedere il progetto noi non sosterremo alcuna proposta se non sarà concertata con il territorio».