foto blog_turismosmartDedico il mio blog di questa settimana a quella che, in gergo, si chiama una fotonotizia.

Questo cartello si trova all’altezza della stazione di servizio Gello lungo la superstrada Firenze-Pisa-Livorno in direzione del capoluogo regionale. A causa di lavori l’accesso è chiuso e pazienza se all’interno dell’area di servizio c’è anche un hotel, il Tower Inn Pisavaldera gestito dal mio amico Massimiliano Valente, che ha riaperto la struttura – con immediato successo di prenotazioni – dopo cinque anni di chiusura.

Il cartello rappresenta apparentemente una soluzione, ma è falsa: perché indica che l’hotel è aperto e rinvia ad un altro accesso, che in realtà è una piccola strada in pessime condizioni, tortuosa, mai collaudata, e sulla quale già le auto, figuriamoci i pullman dei gruppi – clienti abituali dell’hotel – hanno grosse difficoltà a muoversi.

Sia chiaro: i lavori in corso sono necessari, dovrebbero durare poco più di una settimana ed il cartello è formalmente corretto (insomma, come si usa dire, il foglio di carta che solleva ognuno dalla responsabilità, vero obiettivo di tante amministrazioni italiane, è perfetto), ma l’unica cosa vera che emerge è l’assoluta indifferenza delle istituzioni rispetto alle richieste avanzate dall’hotel che avrebbe voluto limitare i danni in termini di fatturato. Una indifferenza non inedita quando si parla di operatori turistici. Perché io ho la sensazione – davvero poco gradevole – che se sulla piazzola ci fosse stato l’ufficio di una qualsiasi partecipata pubblica o una “fabbrichetta” con qualche decina di dipendenti/elettori, amministratori e capobastoni di partito si sarebbero dati da fare per garantire l’accesso negato. Invece è solo un albergo… che vuoi che peso elettorale possa avere.

Massimiliano Valente aveva scritto per tempo alla Provincia di Firenze, proprietario della superstrada Fi-Pi-Li, al Prefetto di Pisa al Comune di Pontedera per chiedere una soluzione vera e non finta, ma nessuno si è mosso e alla fine è arrivata la chiusura ed il cartello: «poteva essere realizzato un accesso provvisorio – ha dichiarato al quotidiano Il Tirreno – potevano aiutarci con la segnaletica. Invece nulla: ci hanno imposto la chiusura del parcheggio senza darci via d’uscita. Non ci resta che contare i danni subiti».

E aspettare il prossimo convegno sull’importanza del turismo per le nostre terre di Toscana, naturalmente…