rifiuti_1.jpgL’Ato Toscana Costa, l’autorità per il servizio di gestione dei rifiuti, annulla la gara per la scelta del socio operativo industriale del gestore unico di ambito, la società costituita dai comuni RetiAmbiente S.p.a. La notizia è stata ufficializzata dal direttore dell’Ato, Franco Borchi, che dopo aver azzerato la procedura in corso, annuncia «il contestuale impegno alla rapida indizione di una nuova gara» e, dopo aver informato il collegio dei sindaci riunitosi ieri a Pisa, fornirà oggi «adeguata e dettagliata informazione ai sindacati».

Gara annullata La decisione di Borchi arriva in scia a una «molteplicità di eventi, indipendenti dalla volontà dell’autorità; fatti per cui la gara si è protratta oltre i tempi previsti dal cronoprogramma». In particolare sono trascorsi 34 mesi, «un tempo eccessivo», da quando «nel febbraio 2014, sono stati riaperti i termini di partecipazione a tale procedura, e questo è oggettivamente valutabile quale elemento di effettiva criticità dell’attuale procedura di affidamento». A distanza di tre anni dall’emissione del bando, continua Borchi, «appare quindi necessario verificare l’attuale interesse del mercato alla procedura di gara, perché la semplice prosecuzione di quella già bandita potrebbe obiettivamente pregiudicare l’interesse pubblico a che sia assicurata la piu’ ampia partecipazione degli operatori economici in concorrenza».

Verso un nuovo bando Per questo il direttore dell’Ato procederà alla pubblicazione di un nuovo bando con il quale, cogliendo l’occasione dell’applicabilità anche a questo tipo di gare delle norme appena introdotte dal nuovo codice dei contratti pubblici, si possa consentire a tutti gli operatori economici di concorrere, favorendo quindi la più ampia partecipazione alla gara, sulla base di un quadro normativo aggiornato. Borchi precisa poi  che l’annullamento della gara «non determina alcuna discontinuità con il percorso sinora intrapreso e tutto il lavoro preparatorio sin qui svolto sarà pienamente utilizzabile e rimane d’importanza essenziale ai fini dello svolgimento della nuova procedura». Non è infatti «messa in discussione la forma di affidamento», ovvero società mista e gara a doppio oggetto, «la cui scelta è già stata effettuata dai comuni nell’assemblea dell’Ato con reiterate deliberazioni, fatte sulla base di elaborati tecnici predisposti da advisor indipendenti. Dunque tutti gli elementi di carattere tecnico e amministrativo sono già definiti e ciò suggerisce di ricorrere ad una procedura aperta, richiedendo direttamente agli operatori industriali interessati la formulazione dell’offerta». Stando a queste coordinate quindi, spiega il direttore, «l’affidamento potrà esser condotto a termine nello stesso arco temporale dell’originaria procedura, entro l’anno 2017, senza ritardi».