Ad un passo dalla Storia. È la situazione della Mens Sana dopo aver sbancato in Gara 5 il Forum di Assago ed essersi portata sul 3-2 nella serie finale contro Milano. Domani al PalaEstra c’è il primo match point da sfruttare.
Vittoria epica Si parla tanto del cuore, del coraggio, dell’altruismo di questo gruppo di giocatori e dello staff tecnico: ed è giusto sottolinearlo. Ma queste armi sarebbero innocue se non accompagnate dalla tecnica e dalla tattica. Siena ieri ha vinto con le stesse armi usate al PalaEstra: attacco pulito, poche forzature, accurate scelte di tiro, difesa con raddoppi costanti. Ed in più ha usato a suo vantaggio un possibile difetto: il trovare sempre un protagonista diverso. Prendiamo Janning: autentico mattatore in Gara 4, in enorme difficoltà ieri sera. Oppure Haynes, che dopo un buon avvio è stato limitato dai falli. Bene: prima Carter ha dato un contributo come non mai nella finale, poi Hunter ha deciso che il pitturato di entrambe le metà campo fosse sua esclusiva proprietà. Per non parlare della prestazione generosa di Cournooh o di quella chirurgica di Viggiano. In definitiva una vittoria di squadra contro un team che squadra, al contrario, non sta dimostrando di essere: attacco troppo lento e spesso imbottigliato in dannosi 1 contro 1. Quando decide di difendere manda nel pallone l’avversaria ma non può pensare di farlo per mezza partita e sperare di vincere.
Verso gara 6 Ora Siena si prende i galloni di favorita, conquistati sul campo. Avrà dalla sua l’entusiasmo del pubblico, un evidente miglior feeling tecnico ed emotivo con la serie e la consapevolezza che proprio ora non si può calare il rendimento. Milano è spalle al muro e per restare viva dovrà essere enormemente brava a far convergere il proprio talento in un’unica forza come non è riuscita finora, soprattutto per merito della Mens Sana. Insomma gli ingredienti per una grande serata di basket ci sono tutti. Sarà l’ultima in casa in A di questa Mens Sana ma è decisamente il caso di pensarci dopo la sirena.