«È giusto allontanare dal territorio chi delinque, è bene ci sia una netta divisione tra chi è irregolare e chi ha diritto a rimanere; ove necessario è quindi giusto aprire i Cie, ovviamente rispettando le norme e il tempo di permanenza dei migranti al loro interno». A dirlo è Matteo Biffoni, delegato Anci alle politiche per l’immigrazione, in merito alla circolare del capo della polizia Franco Gabrielli del 30 dicembre scorso che prevede la riapertura urgente di alcuni Centri di identificazione ed espulsione.
100 milioni per i comuni che accolgono i mifranti Biffoni e altri sindaci hanno incontrato la scorsa settimana il prefetto Mario Morcone: «I 100 milioni di euro previsti per i Comuni che accoglieranno i migranti ci sono, nelle prossime settimane saranno erogati, l’accordo Anci-Viminale per ampliare lo Sprar (Servizio centrale sistema di protezione dei richiedenti asilo) è sostanzialmente stato definito a Bari nell’ottobre scorso e verrà gradualmente attuato. Certo, ci vorrà del tempo per la piena e totale attuazione, forse un anno, ma intanto è stata intrapresa la strada giusta».
Politiche sui migranti in Italia Biffoni spiega infine che dopo la circolare emanata da Alfano ai prefetti, subito dopo l’accordo con l’Anci di ottobre – circolare che definiva la cosiddetta clausola di salvaguardia, ovvero ordina ai prefetti di esentare da nuovi arrivi non condivisi col territorio quei Comuni che aderiscono al sistema Sprar – un’altra è stata redatta dal Viminale che ribadisce, in sintesi, il contenuto dell’accordo del documento dell’ex ministro Alfano.