Foto agenziaimpress.it

L'ex capo area finanza Gianluca BaldassarriOggi a Siena era il giorno delle difese nel processo sulla ristrutturazione del derivato Alexandria. Ad iniziare è stato l’avvocato Filippo Dinacci, legale di Gianluca Baldassarri, ex capo area finanza, con una arringa di quasi due ore, durante la quale ha ricostruito tutte le testimonianze e gli atti presentati, per contestare la tesi dell’accusa. Al termine della sua arringa ha chiesto ai Giudici l’assoluzione «perché il fatto non sussiste». In subordine Dinacci ha chiesto l’assoluzione «perché il fatto non costituisce reato e per non aver commesso il fatto». Baldassarri, insieme all’ex presidente Giuseppe Mussari e all’ex dg Antonio Vigni, è accusato di ostacolo alla vigilanza nell’ambito del procedimento sulla ristrutturazione del derivato Alexandria.

Nel pomeriggio parola alla difesa di Mussari Nell’udienza di venerdì scorso i Pm, al termine della requisitoria, avevano chiesto 7 anni per Mussari e 6 anni ciascuno per Vigni e Baldassarri. «Sono vivamente provato ma anche onorato di avere avuto il privilegio di difendere Giuseppe Mussari e di chiedere per lui l’assoluzione per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste». Così Padovani, uno dei due legali di Mussari, ha concluso la sua arringa all’udienza di questo pomeriggio.

Nuova udienza il 10 ottobre Il presidente del Collegio giudicante Leonardo Grassi, chiudendo l’udienza odierna ha aggiornato il processo al 10 ottobre spiegando che prima non ci sono «date possibili». Per quella data sono in programma le arringhe dell’altro legale di Mussari e di quelli di Vigni.