«Ha ragione il vescovo di Arezzo, monsignor Riccardo Fontana. Non ci possono essere due pesi e due misure per gli obbligazionisti di Banca Etruria e per quelli di MPS». Così il governatore della Toscana, Enrico Rossi, parlando delle due banche toscane al centro negli ultimi 12 mesi di diversi problemi dal punto di vista della stabilità finanziaria con la recente notizia della richiesta della Bce di fissare la cifra per l’aumento di capitale del principale istituto finanziario senese ad oltre otto miliardi di euro.
Mps e Banca Etruria, diversi trattamenti «La tutela del risparmio, come recita l’articolo 47 della Costituzione, deve valere per tutti. Non solo per i 40mila risparmiatori del Monte dei Paschi, cui vennero vendute 2,1 miliardi di obbligazioni subordinate per acquistare Antonveneta, ma anche per le decine di migliaia di obbligazionisti subordinati delle banche venete e dei quattro istituti falliti dell’Italia centrale (tra cui Banca Etruria) che aspettano ancora i rimborsi – ha aggiunto Enrico Rossi– Cosa diciamo a quei cittadini che nelle obbligazioni subordinate hanno investito gran parte dei loro risparmi? Che lo Stato non poteva intervenire? Eppure lo ha fatto, seppur con grande ritardo, nel caso di MPS. Io mi chiedo anche un’altra cosa: qualcuno pagherà per quello che è accaduto? E ora che lo Stato diventa azionista di maggioranza assoluta, possono restare alla guida della banca più antica del mondo persone legate alle gestioni passate?».
E Ghinelli scrive a Mattarella Intanto il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli ha scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiedendo «il ripristino della garanzie per gli investitori obbligazionari che, fidandosi degli intermediatori, avevano affidato i loro risparmi a Banca Etruria finendo per perderli dopo il decreto salvabanche del 22 novembre 2015». Nella lettera, il sindaco riprende un concetto espresso qualche giorno fa, «il diverso trattamento riservato agli investitori del Monte dei Paschi che si sono ritrovati in situazioni pressoché identiche a quelli di Banca Etruria e che vedranno rispettate invece le proprie istanze». Nella lettera, Ghinelli chiede al Presidente Mattarella di intervenire presso il presidente del Consiglio Gentiloni e il ministro dell’Economia Padoan «perché si adoperino affinché le garanzie riservate agli investitori Mps vengano estese anche a quelli di Banca Etruria».