Risolto il mistero delle nove mummie, datate tardo Rinascimento, scomparse da quasi venti anni da Arezzo. Il caso, sollevato dal Corriere di Arezzo, ha avuto un epilogo proprio in queste ore grazie alle rivelazioni di un ex dipendente della Soprintendenza secondo la quale le nove mummie, ritrovate con grande clamore mediatico nel 1997 sotto la Basilica di San Francesco ad Arezzo, sarebbero state nuovamente inumate, e quindi sepolte.
La vicenda All’epoca gli studi si concentrarono soprattutto sulla mummia di una giovane donna, vestita in modo ricco ed elegante, abbigliamento che fece pensare addirittura alla moglie dell’artista aretino Giorgio Vasari o a una Bacci, famiglia nobile che commissionò proprio nella stessa basilica gli affreschi de “La leggenda della vera Croce” a Piero della Francesca. La mummia fu inviata a Pisa insieme alle altre: qui il professor Guido Fornaciari effettuò su di esse studi all’avanguardia come la tecnica della laparoscopia utilizzata proprio con la giovane donna per la prima volta in un reperto antico. Successivamente, sempre stando al racconto reso dalla donna al quotidiano, vennero riportate ad Arezzo.
Nuovi studi sulle mummie di Arezzo? Qui rimasero per molto tempo in un deposito fino a che non furono riportate a San Francesco e inumate. Gli studi si sono dunque interrotti senza conoscere nulla sulla vera identità delle mummie. La proposta, girata anche al Comune di Arezzo, è quella di far ripartire gli studi scientifici.