È un piacevole obbligo quello di dedicare l’ultimo post dell’anno ad uno sguardo sui prossimi dodici mesi. Non per fare l’indovino o lo strolago di Brozzi sul turismo in Toscana nel 2017, ma per capire in quale modo – a parte situazioni di crisi che auguro non ci siano – anche la nostra regione si posiziona all’interno di un trend positivo di lungo periodo che il settore sta vivendo a livello internazionale.
Tre mi sembrano le novità più rilevanti.
L’apertura dell’Entry Point nella Casa del boia a Lucca e dell’ostello Casa delle Balie nell’antico spedale del Santa naria della Scala a Siena, la Via Francigena chiude la fase sperimentale e di lancio ed entra definitivamente in geografia turistica e si configura come una delle colonne portanti di attrazione verso la Toscana, e su cui lavorare quotidianamente in termini di manutenzioni, servizi lungo la strada, eventi e comunicazione.
Oppure che il programma di Pistoia Capitale italiana della cultura 2017 dovrebbe finalmente riuscire a dare a questo riconoscimento anche una valenza turistica, che nei primi due anni non ha avuto. Per Pistoia, dove da anni già si lavora bene – grazie ad una intrigante forma di collaborazione fra amministrazione pubbliche e soggetti privati – questa è l’occasione per emergere come meta turistica in Toscana, con minore patrimonio culturale ed artistico rispetto ad altre città, ma con una vivacità di iniziative e una voglia di farsi conoscere e scoprire che può avere effetti anche negli anni successivi.
Spero anche che l’accordo firmato fra Regione Toscana, Toscana Promozione Turistica e il Coni regionale non sia stata soltanto l’occasione di una fotografia e di un contributo economico “a pioggia”, ma sia invece davvero la pietra su cui costruire davvero un circuito di turismo sportivo che possa generare arrivi, pernottamenti ed un indotto di buona economia su tutto il territorio toscano. I successi dell’Eroica a Gaiole in Chianti, delle Maratone di Firenze e di Pisa, o degli sport-avventura in Garfagnana – per citare solo alcuni esempi – dimostrano che fare turismo sportivo in Toscana è già un successo, ma che ci sono ancora grandi spazi di crescita.
Eppoi c’è il sogno – il Magara! come direbbe Carletto Mazzone – ed è la progressiva e definitiva apertura del Museo delle antiche navi, sui Lungarni di Pisa, che sarebbe un evento di risonanza mondiale per almeno cinque anni.