«Condannate l’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari a sette anni di reclusione». Questa la richiesta dei Pm di Siena al processo sulla ristrutturazione del derivato Alexandria, primo dei filoni giunto davanti ai giudici. Sei anni ciascuno, invece, la richiesta per Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri, entrambi presenti in aula. E’ stato il Pm Giuseppe Grosso a concludere la requisitoria della Procura durata oltre 8 ore (prima di lui erano intervenuti Antonino Nastasi e Aldo Natalini), chiedendo ai giudici di «negare ogni circostanza attenuante» e di condannare tre imputati anche alle «pene accessorie». Per il reato di occultamento all’autorità di vigilanza il codice prevede una pena compresa tra un minimo di due anni e un massimo di otto.
«”Maramaldi” tutti» Il primo a parlare è stato Nastasi, che in oltre quattro ore e mezzo ha confutato le tesi delle difese dei tre imputati. Dopo Nastasi è intervenuto il suo collega Natalini poi Grosso che si è affidato a numerosi riferimenti e citazioni letterarie: da Winston Churchill al Mercante di Venezia passando per Il Gattopardo. Durante la sua requisitoria il Pm ha anche voluto rispondere a distanza all’ex presidente di banca Mps Mussari, che non era in aula e che durante la sua deposizione del 29 gennaio scorso aveva dichiarato: «Aspetto il giudizio di questo Tribunale ma io ‘maramaldo’ no». «Sono stati “maramaldi” tutti – ha detto Grosso – per quello che hanno cercato di scaricare sui più deboli». Più volte oggi i magistrati hanno fatto riferimento a «bugie e negazioni di testimonianze»: «Citando Churchill – ha detto il Pm Grosso e in riferimento a Mussari – “mi piace ricordare che il rimangiarmi le mie parole non mi ha mai dato indigestione”». A proposito del caso Alexandria, poi, il magistrato ha detto che « i tre (Mussari, Vigni e Baldassarri) camminavano tenendosi per mano lungo il filo delle bugie e sotto un baratro. Con questa istruttoria abbiamo spezzato quel filo» ha concluso. Alle richieste di condanna dei magistrati si aggiungono le richieste della parte civile (Bankitalia) di risarcimento danni patrimoniali e non.
Il legale di Mussari: «7 anni può essere la condanna per un omicidio» «Temevo, anzi mi aspettavo la richiesta di condanna al rogo. Poi mi sono ricordato che la pena di morte è stata abolita». Lo ha detto sorridendo l’avvocato Tullio Padovani, legale di Mussari insieme a Fabio Pisillo, commentando la richiesta di condanna a sette anni per l’ex presidente di Mps. «Sette anni può essere anche la condanna per un omicidio» ha aggiunto l’avvocato, rimandando poi alla arringa che terràinsieme ai difensori di Vigni e Baldassarri nell’udienza già fissata per il 13 giugno.