«L’intervento statale non era sicuramente la prima opzione della banca, però ci darà comunque la possibilità di procedere con lo smaltimento accelerato dei crediti deteriorati e di avere una posizione diversa e più forte». A dirlo l’amministratore delegato di Mps Marco Morelli, in un video messaggio ai dipendenti. L’intervento dello stato, ha aggiunto, permetterà a Mps di ripristinare un assetto «per quel che riguarda la liquidità, in linea con quella che era la posizione della banca all’inizio del 2016».
Morelli, messaggio ai dipendenti Mps L’intervento dello Stato in Mps «darà soprattutto la possibilità di tutelare tutti i nostri clienti che sono in possesso dell’obbligazione 2008-2018, secondo le modalità che poi avrete modo di leggere», ha aggiunto Morelli. «Per quello che mi riguarda il mio impegno continua indipendentemente da quella che è la soluzione tecnica che la banca ha scelto di intraprendere e tutte le energie che ho messo in queste settimane e in questi mesi dal mio arrivo saranno ancora più forti, per portare la banca in posizione solida e stabile».
Il grande orgoglio di Mps «Quello che emerge è il grande orgoglio della banca e dei suoi dipendenti per aver provato a fare una operazione di mercato. Noi avevamo il dovere di provarci». Così l’ad di Mps, Marco Morelli, ha concluso il suo messaggio ai dipendenti. «L’operazione – ha ricordato – non si è completata per la mancanza di un anchor e investor e questo ha determinato anche un il rallentamento degli ordini degli investitori istituzionali». Questo implica «la restituzione dei bond a chi li aveva offerti. Jp Morgan, Mediobanca e tutte le banche del consorzio non riceveranno alcuna commissione».