La Limonaia di Villa Strozzi ospita la prima edizione del Firenze Short Film Festival, rassegna di cortometraggi italiani e stranieri, organizzata da Tuttafirenze, Arseniko e Officine Creative. I lavori in concorso cercano di raccontare le tante anime della città, di ritrarne gli aspetti che sono oltre la gita turistica, quelli insoliti, originali, suggestivi. Il Festival vuol essere il tratto d’unione tra la città e il cinema dei cortometraggi (con un occhio di riguardo al mondo delle piccole produzioni), vuole essere catalizzatore e laboratorio di idee, vuole accogliere, accanto a lavori dal respiro professionale, anche opere amatoriali.
“Flo’up” per raccontare la città Il concorso si articola in due categorie. La prima è “Flo’up”, la sezione più tradizionale che prevede la presentazione di corti “a tema Firenze”, con ogni autore a raccontare la città nella maniera che gli è più congeniale, sia per tema sia per modo d’espressione. Qualsiasi punto di vista e qualunque suggestione, purché il nesso con Firenze sia autentico e originale. I corti potranno essere inviati dall’Italia e dall’estero. Il materiale video ricevuto sarà sottoposto alla valutazione di una giuria, che sceglierà i 10 partecipanti al concorso. I corti scelti saranno poi proiettati nella serata di chiusura, durante la quale la giuria (con il contributo del pubblico presente in sala) deciderà i vincitori e assegnerà i premi.
Firenze si trasforma in set cinematografico La seconda delle categorie che compongono il concorso è “Be Kind Rewind”. Be Kind Rewind è un film del 2008 di Michel Gondry, che racconta la storia di una piccola videoteca che rischia la chiusura a causa della speculazione immobiliare, ma che sopravviverà grazie all’idea dei commessi che ci lavorano (interpretati da Jack Black e Mos Def): girare nuovamente tutti i film presenti in catalogo, in modo amatoriale, aiutati dagli abitanti del quartiere. Una storia di amore per i luoghi del cinema e un esempio di partecipazione alla vita di una comunità. La sezione Be Kind Rewind, cercando di riprendere lo spirito del film, invita tutti i partecipanti a trasformare un luogo di Firenze in un set cinematografico, citandovi una battuta o rigirandovi una scena famosa di un film. Libera la scelta degli strumenti del mestiere: dalla videocamera al cellulare, non ci sono limiti tecnici. Sarà data preferenza a quei corti girati in luoghi di Firenze a rischio scomparsa per il difficile momento economico (cinema, librerie). Anche in questo caso, i migliori video saranno proiettati in occasione della serata finale del Festival, il 6 giugno alla Limonaia di Villa Strozzi.