La Guardia di Finanza ha sequestrato 27 chili di oro puro in lingotti e lamine, nell’ambito di un’operazione di Polizia internazionale, in collaborazione con la Guardia Civil spagnola e gli organismi europei Europol ed Eurojust e della Procura di Arezzo. Nel blitz è finito in manette un imprenditore aretino. Perquisizioni ed arresti sono stati portati a termine in Spagna, Portogallo, Italia e Slovenia. Nelle indagini ad Arezzo, in due occasioni, è stato trovato il metallo prezioso, occultato in nascondigli. L’aretino è stato arrestato in Spagna: nella sua disponibilità, sono stati individuati e sequestrati in una cassetta di sicurezza altri 50 kg di oro puro.
Giro di fatture false per non versare l’Iva Il gruppo, che operava in Spagna ma era guidato da cittadini residenti ad Arezzo, frodava il fisco attraverso una rete di aziende localizzate in tutta Europa che non versavano l’Iva grazie a un giro di fatture false, prodotte dalle società “cartiere”. La frode ha consentito all’organizzazione di non versare all’Erario di circa 20.000.000 di euro. Gli accertamenti sul territorio italiano hanno messo in evidenza l’attivo coinvolgimento nel sistema di frode di un’azienda aretina, che, attraverso la vendita “in nero” di oro puro, si prestava consapevolmente a riciclare i proventi della frode perpetrata in territorio spagnolo. Inoltre, la costante attività di stretta collaborazione internazionale ha permesso di appurare che l’organizzazione era presente nel circuito delle gare motociclistiche mondiali, attraverso la sponsorizzazione di due scuderie di moto.