detenuti_giardinieriDetenuti-vivaisti per un’occasione di re-inserimento lavorativo. Succede a Firenze nel carcere di Sollicciano dove alcuni detenuti cureranno le piante destinate a essere messe sul mercato da uno dei vivai più importanti d’Europa, il Vivaio Vannucci di Pistoia. Il progetto è della cooperativa sociale Ulisse: alcune piante saranno fatte crescere e curate in una struttura ad hoc creata all’interno di Sollicciano, per poi tornare nella disponibilità dell’azienda pistoiese ed essere messe in vendita.

A lezione da un esperto di botanica Le attività di ortovivaismo previste nell’accordo vanno ad affiancarsi a “Le rose di Sollicciano”, progetto promosso dall’assessorato all’agricoltura della Regione Toscana: da circa un anno tre detenuti del carcere di Firenze e dell’istituto Gozzini – assunti dalla cooperativa Ulisse – si occupano di travasare, invasare e fare crescere rose che poi vengono vendute nei mercati fiorentini, a vivai, a negozi specializzati e anche direttamente ai cittadini. I tre detenuti, selezionati sulla base delle capacità manuali e dell’attitudine alle attività di orticoltura, stanno imparando un mestiere che servirà loro per la vita fuori dal carcere, una volta finito di scontare la pena. Oggi lavorano 4 ore al giorno tre volte la settimana sotto la guida di un esperto di botanica e di un tutor della cooperativa Ulisse. E saranno proprio loro tre, tutti tra i 35 e i 40 anni ad occuparsi delle piante provenienti dal Vivaio pistoiese.