Non si allenta la morsa della stretta sul credito a Pistoia e Prato. I dati sull’andamento del credito nelle due città fino a febbraio 2014 elaborati dalle Confindustrie locali sugli ultimi dati resi disponibili da Banca d’Italia e Istat continuano a registrare il credit-crunch, ovvero la stretta sul credito, in atto dal 2011.
Settore delle costruzioni in difficoltà La diminuzione tendenziale dei finanziamenti accordati all’intero settore produttivo a Pistoia è stata del -6%, mentre a Prato ha toccato il -11%. Punte particolari di riduzione dell’accordato sono state raggiunte nel settore delle costruzioni e nelle piccole aziende. «La contrazione persistente dei finanziamenti – afferma Cristiana Pasquinelli, vicepresidente di Confindustria Pistoia – dimostra che il sistema delle imprese continua a pagare il prezzo più alto per problemi nati nel sistema finanziario. La ‘messa in sicurezza’ dei bilanci delle banche è una premessa che non garantisce la crescita dell’economia produttiva. Servono politiche concrete a favore delle imprese per spezzare la spirale perversa fra sofferenze e riduzione del credito». «Si è ancora in presenza di un circolo vizioso per cui le banche concedono prestiti alle imprese meno rischiose per loro e difficilmente alle altre – commenta Andrea Tempestini, vicepresidente dell’Unione Industriale Pratese – D’altra parte molte aziende si trovano in condizioni di difficoltà finanziarie ma hanno anche necessitàdi credito per lavorare. Emerge che la liquidità delle banche è migliorata e si è aperta una fase di maggior disponibilità, ma bisogna lavorare insieme, banche e imprese, ricercando soluzioni di reciproco vantaggio per rompere questa spirale negativa e finanziare l’avvio della ripresa».