Approvata dal Consiglio regionale la mozione, presentata dal consigliere della provincia di Siena Stefano Scaramelli (Pd) e sottoscritta anche dalla consigliera Pd Ilaria Giovannetti, in merito al decesso del funzionario del consolato italiano di Caracas, Mauro Monciatti. La mozione risponde alla delibera consiliare del Comune di Sinalunga, rafforzandone le istanze.
«Troppe questioni sono ancora in sospeso e prive di chiarezza» «Un servitore dello Stato, un sinalunghese che nella propria carriera di funzionario diplomatico ha prestato servizio in molti Paesi, fino al suo ultimo incarico in Venezuela, interrotto dopo pochi mesi dalla sua morte – dichiara il consigliere Scaramelli – Un evento tragico che ha colpito la famiglia e tutta la comunità, anche per le tante ombre intorno al caso. La ricostruzione delle autorità di Caracas, secondo le quali si sarebbe trattato di un infarto, non ha mai convinto i familiari e risulta incompatibile con quanto riscontrato sul luogo del decesso, ovvero che Monciatti sarebbe stato in realtà vittima di un’aggressione all’interno della sua abitazione. Troppe questioni sono ancora in sospeso e prive di chiarezza, a partire dai risultati delle autopsie, mai arrivati in Italia, fino alle richieste di rogatoria internazionale e di effettuare ispezioni sul luogo alle quali le autorità venezuelane non hanno ancora dato nessuna risposta – ha proseguito Scaramelli -La mozione che ho presentato, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, impegna la Regione Toscana nel chiedere al Governo e al Parlamento di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per continuare a cercare la verità sui troppi interrogativi che circondano questa tragica vicenda. Quello che vogliamo, come Toscana, è che si continui ad insistere, per stare a fianco della famiglia e per riconoscere piena dignità al lavoro di Monciatti, morto nell’adempimento del proprio dovere».