Nel giorno in cui gli elettori italiani hanno affidato a Matteo Renzi, al suo governo ed al Pd una forza politica “mai vista” per realizzare tutte le riforme necessarie a modernizzare il nostro paese, è giusto avere fiducia nel lavoro del Ministro della Cultura e del Turismo Dario Franceschini e nel suo decreto presentato alcuni giorni fa.
Decreto conosciuto come Art bonus, in quanto introduce per la prima volta il concetto di mecenatismo, ovvero la possibilità di robuste detrazioni di imposte (65% in tre anni) per coloro che effettuano donazioni liberali a favore di beni culturali. Ma decreto che prevede anche due misure importantissime per il turismo: un credito d’imposta del 30% per la riqualificazione edilizia ed energetica delle strutture turistico-alberghiere (e ce n’è davvero un gran bisogno) e la trasformazione di Enit in Agit (Agenzia Italia turismo).
Agit dovrebbe assumere i compiti di promozione finora affidati a Enit, oltre alla gestione del portale www.italia.it ma potenziati dalla gestione di un piano annuale di marketing territoriale integrato fra cultura, enogastronomia, artigianato e made in Italy
E fino a qui tutto bene, non si può che essere d’accordo e sperare che i risultati delle elezioni europee diano un’ulteriore colpo di acceleratore alla riforma.
Ma proprio il successo elettorale dovrebbe a mio parere far vincere tutte le timidezze.
Rinnovo volentieri al Ministro Franceschini l’invito ad adottare per la nuova Agit non il solito criterio burocratico che porterebbe a cambiare il nome e poco altro, ma un vero e proprio metodo industriale, il famoso Toyota way (leggi), capace di rivoluzionare il modo stesso di fare promozione turistica, utilizzando le migliori competenze e con obbiettivi strategici di lungo periodo.
Ministro Franceschini, il momento è adesso. Fino alla prossima primavera non ci saranno elezioni: colga l’occasione per aprire le finestre al vento favorevole che arriva dal Paese per spazzare via ragnatele, mentalità superate, ostacoli burocratici e freni di ogni tipo. Se non ora, quando?
