Per gli effetti o i non effetti del voto tre Comuni del senese sono a rischio commissariamento. A lanciare l’allarme, ricordando cosa stabilisce il testo unico degli enti locali è il segretario provinciale del partito Democratico di Siena Niccolò Guicciardini. «Chiusdino, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti sono a rischio di commissariamento – ha detto – perché nessuno ha presentato una lista che potesse competere con il centrosinistra. Le elezioni sono forse il momento più alto nella vita democratica di una comunità. Per questo consideriamo grave che le altre forze politiche non abbiano pensato che i tre comuni meritassero una loro attenzione e la volontà di presentare una lista ed un candidato sindaco».

Il testo unico degli enti locali Del resto la legge parla molto chiaro. «Ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista, ed il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti ed il numero dei votanti non sia stato inferiore al 50 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune. Qualora non si siano raggiunte tali percentuali, la elezione è nulla».

Lo scenario Nel caso in cui le elezioni saranno dichiarate nulle e il comune verrà commissariato con la nomina di un Commissario Prefettizio che potrà svolgere esclusivamente attività di ‘amministrazione ordinaria’ fino alle prossime elezioni. Ciò potrebbe voler dire stop agli investimenti e a tutte quelle attività che non riguardano lo stretto necessario dell’ordinaria amministrazione. «Il Partito democratico e le forze di centrosinistra – ha concluso Guicciardini – si sono presi un impegno serio con i cittadini. La scelta delle altre forze politiche di non presentarsi ci carica di un’ulteriore responsabilità. Per questo motivo e a maggior ragione, i nostri candidati a sindaco a Chiusdino, Radda e Gaiole, saranno i sindaci di tutti, sempre pronti all’ascolto e a farsi carico delle istanze dei cittadini. Anche gli elettori che faranno una scelta diversa dal centrosinistra alle europee devono avere la possibilità di scegliere di non far commissariare il proprio comune e, contemporaneamente, di affidarsi ad una amministrazione rappresentativa di tutti».