Via libera, dell’assemblea straordinaria degli azionisti del Montepaschi di Siena, al maxi-aumento di capitale da 5 miliardi di euro. L’operazione è stata approvata a maggioranza. Era presente in sala il 34,77% del capitale e il 96,68% ha espresso voto favorevole.
Il presidente Profumo: «Mps non è più un problema per questo Paese» Dichiarazioni al vetriolo oggi da parte del presidente di Mps Alessandro Profumo che già in assemblea ha tenuto a precisare che «senza quanto abbiamo fatto in questi ultimi due anni, questa banca non esisterebbe più. Questo deve essere chiaro» per poi aggiungere di essere «sempre più stupefatto da queste assemblee: c’è un senso di ingratitudine che esce da questi interventi. Vi chiedo di citare un caso, con nomi e cognomi, in cui noi non siamo stati indipendenti – ha proseguito – e da quel momento possiamo iniziare a discutere. Se non avessimo fatto ciò che abbiamo fatti in questi due anni non esisterebbe più e non esisterebbe più neppure la Fondazione». Profumo in conferenza stampa ha poi risposto indirettamente alla presidente della Fondazione Mansi: «I risultati presentati a fine anno e al termine del primo trimestre sono migliori di quelli previsti dal piano. Mansi durante il suo intervento in assemblea aveva esortato il management a tornare «velocemente» all’utile e al dividendo. Mps «non è più un problema per il sistema bancario italiano e per questo Paese» ha detto Profumo. «So solo che io scado l’anno prossimo» è stata la risposta del numero uno di Rocca Salimbeni ai giornalisti in conferenza stampa che gli chiedevano se per il prossimo anno conta di essere confermato al vertice della banca. Rispetto alla composizione dell’attuale consiglio d’amministrazione che vede ancora la Fondazione Mps fortemente rappresentata, Profumo ha detto: «I mandati sono triennali e nel patto firmato dall’ente con i soci sudamericani è previsto che ci sia il miglior sforzo da parte della Fondazione» per ribilanciare la presenza in consiglio con l’ingresso di due rappresentanti. «Questo accadrà concluso l’aumento. Ritengo che ci sarà la sostituzione di due consiglieri e poi in primavera prossima il rinnovo del Cda con la nuova base azionaria».
L’ad Viola: «Già stati contatti con nuovi investitori» «Il filing ufficiale nei prossimi giorni sarà depositato presso la Consob». Così l’amministratore delegato di Mps Fabrizio Viola, commentando l’iter che porta all’aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Il Ceo ha confermato l’intenzione di lanciare l’operazione entro metà giugno non appena ci sarà il via libera della Commissione di Giuseppe Vegas. «Contatti con alcuni dei nuovi investitori ci sono già stati e l’approccio è stato costruttivo» ha aggiunto l’ad di Mps rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se avesse già incontrato alcuni dei nuovi investitori. «Il management ha l’obiettivo di portare a casa il piano – ha proseguito l’ad – per ridare stabilità alla banca e redditività agli azionisti che da diversi anni soffrono.E’ chiaro che c’è un aumento di capitale da 5 mld su una capitalizzazione di 2,8 mld: ora posso dare un giudizio su quelli che sono già arrivati – ha concluso -, non posso farlo su quelli che arriveranno. Credo che un ragionamento completo si potrà fare alla fine quando aumento sarà completato».
Un periodo un po’ complicato «Non si cresce per 542 anni,senza saper superare un periodo un po’ complicato». E’ il messaggio della nuova campagna pubblicitaria di Banca Monte dei Paschi di Siena partita proprio oggi. Un riferimento, in positivo, ai problemi registrati da Mps negli ultimi 2 anni visto che, assicura l’istituto, «la banca ricomincia da qui» e «più di 5 milioni di clienti continuano, come sempre, a contare su di noi». La stessa pubblicità era apparsa ieri nelle pagine di alcuni quotidiani.
Mansi, il suo ultimo intervento in assemblea Il lavoro del management di Banca Mps, «ha portato nel corso dei primi mesi dell’anno, alcune positive evidenze, seppur iniziali». Lo ha detto la presidente della Fondazione Mps Antonella Mansi intervenendo all’assemblea dell’istituto. «I risultati fino ad oggi conseguiti rappresentano il primo passo del percorso di rilancio del Gruppo; nelle prossime trimestrali essi dovranno risultare ancora più rilevanti, concreti e incisivi». La Fondazione Mps auspica il «rimborso anticipato di tutta o parte della quota residua» dei Monti bond (1 miliardo). Ha aggiunto Mansi sottolineando che la Fondazione Mps «chiede agli amministratori un ulteriore e continuo impegno affinchè» il Montepaschi di Siena, «completato il percorso di consolidamento patrimoniale, torni velocemente alla produzione di utile e alla distribuzione di dividendi». Intervento Mansi Assemblea Mps 21 maggio 2014 _2_
Il contributo massiccio della Fondazione La Fondazione Mps ha contribuito, negli anni scorsi, «massicciamente» al rafforzamento patrimoniale di Banca Mps. «Con questo ingente sforzo richiesto agli azionisti, ultimo, – confido – non solo in ordine di tempo ma anche nelle nostre aspettative di medio-lungo termine, la banca sarà dotata di una struttura patrimoniale e finanziaria solida». Ha detto ancora la presidente della Fondazione intervenendo in assemblea. Una struttura in grado di «sostenere la crescita del gruppo» e rispondere «ad aventuali future esigenze di mezzi propri».
Benvenuti ai nuovi soci «Voglio dare il benvenuto a Fintech Advisory Inc e BTG Pactual Europe LLP, ringraziandoli per la fiducia che hanno voluto riporre nella Fondazione e nella Banca. La Fondazione – ha detto Mansi- come dimostra il patto parasociale recentemente siglato, intende promuovere la presenza di una base azionaria solida e con un adeguato orizzonte di investimento che, lontano da ogni logica speculativa, supporti la crescita e la valorizzazione sostenibile e congrua della partecipazione. Voglio dare il benvenuto -ha continuato Mansi- a tutti i nuovi soci: la Fondazione è a loro disposizione per condividere un percorso di crescita e di valorizzazione del capitale investito, nel proprio naturale ruolo di riferimento rispetto al territorio di elezione».