pisa_tifosiTre giorni di proteste pacifiche fino alla possibilità di tentare di ‘impedire’ alla squadra di disputare il prossimo match casalingo contro il Bari, in programma venerdì sera, se non sarà definita prima la questione societaria con la cessione del club al gruppo Magico di Giuseppe Corrado. E’ la decisione presa ieri sera al termine di un’affollata assemblea pubblica di tifosi pisani che in duemila hanno gremito l’ex stazione Leopolda.

Il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi, ha però invitato alla calma e criticato la scelta della tifoseria toscana: «Soluzioni e minacce – ha scritto su Twitter – non vanno d’accordo. Le prime si trovano senza bisogno delle seconde, con le quali non si costruisce nulla di buono». In pochi minuti è stato subissato di reazioni negative da parte dei supporters nerazzurri.

La mobilitazione La prima giornata di mobilitazione è prevista per domani alle 17.30 con un presidio sotto la Prefettura. Il giorno seguente la protesta non violenta si sposterà allo stadio per stringersi intorno alla squadra che nel pomeriggio sosterrà il consueto allenamento di rifinitura e, infine, se non vi saranno novità sostanziali nella trattativa per il passaggio di proprietà del club, i tifosi si raduneranno sotto l’albergo dove la squadra andrà in ritiro per impedirle la partenza verso lo stadio e bloccare l’anticipo di campionato contro il Bari.