Mps conferma che le adesioni alla conversione di bond subordinati in azioni ordinarie hanno superato quota 1 miliardo di euro e raggiungono quota 1,028 miliardi di euro. Lo si legge in una nota diffusa nella notte dall’istituto senese, che lo scorso 2 dicembre aveva diffuso il dato preliminare dell’operazione. Tale è l’apporto dell’operazione all’aumento di capitale di 5 miliardi di euro previsto dall’istituto. Oggi, intanto, l’amministratore delegato di Mps Marco Morelli volerà a Francoforte per incontrare la Bce e valutare la possibilità di strappare una proroga sul termine per la ricapitalizzazione, fissato per fine anno. Senza un rinvio dell’operazione per Mps potrebbe aprirsi la strada della conversione obbligatoria dei prestiti subordinati e dell’intervento dello Stato.
Mps sulla stampa estera Il caso Monte Paschi tiene banco sulle prime pagine dei due principali quotidiani economici internazionali, che danno conto delle preoccupazioni per la tenuta del piano di risanamento e ipotizzano la possibile nazionalizzazione o comunque un salvataggio di Stato per l’istituto toscano. “Avviso al Monte Paschi: dopo la disfatta di Renzi salvataggio di Stato”, titola in apertura il Financial Times, dando conto dei dubbi crescenti circa l’iniezione di un miliardo di euro da parte del Qatar, intorno alla quale ruota il piano di ricapitalizzazione da parte dei privati e ipotizzando un’iniezione di fondi statali se il piano dovesse collassare. Parla di “possibilità di nazionalizzazione” anche il Wall Street Journal nel suo pezzo di apertura. Secondo il quotidiano, Mps e i suoi advisor aspetteranno tre giorni prima di decidere se andare avanti con il piano di ricapitalizzazione, in attesa di capire quali saranno gli sviluppi del governo in Italia. L’incertezza, scrive il Wsj, bloccherà gli investitori dal sostenere l’accordo, a meno che l’Italia non riesca a formare subito un nuovo governo stabile.