Un centinaio di persone, con a capo il sindaco Franco Damiano, hanno accolto intorno alle 11 nel cimitero di Montesarchio (Benevento) dove vivono la madre e la sorella, il feretro della ragazza rumena seviziata e uccisa da Ricardo Viti a Firenze. Insieme con la bara nel carro che ha trasportato la bara da Firenze a Montesarchio hanno viaggiato la madre ed il suo compagno. Dinanzi al cimitero ad attenderli c’era la sorella della vittima, fortemente provata dal dolore insieme ad altri familiari e conoscenti. I familiari non hanno rilasciato alcun commento ai cronisti.
Il ringraziamento all’Italia A parlare per loro è stato Cojocea Ion Leontin, del Centro Assistenza e Servizi dei cittadini Romeni in Italia, il quale ha ribadito come «mai e poi mai avrei pensato che un essere umano potesse arrivare a fare quello che ha fatto Viti». Cojocea ha poi aggiunto: «Ringraziamo tutte le autorità italiane, polizia, questura, carabinieri, la città di Firenze, per la solidarietà e per essere riusciti a dare un volto all’assassino in pochissimi giorni: se non fosse stata sepolta in Italia già giovedì scorso eravamo pronti a far rimpatriare la salma di Andreea Cristina in Romania dove vivono i suoi due figli che per ora sono stati affidati ai genitori del suo compagno».