Il Profeta imberbe

Il volto di ser Filippo Brunelleschi? Lo ha scolpito nel marmo Donatello e lo si può vedere fino al 30 novembre nel Battistero di Firenze insieme ad altre due statue del geniale scultore che fu tra i protagonisti del Rinascimento. Si tratta del ‘Profeta imberbe’, del ‘Profeta barbuto o pensieroso’ e del ‘Profeta Geremia’, tre figure scolpite tra il 1415 e il 1436 per ornare il Campanile di Giotto e presentate qui dopo il restauro: il primo in 600 anni.

Il Profeta imberbe
Il Profeta imberbe

I tre Profeti È il ‘Profeta imberbe’ quello che secondo la tradizione raffigura Brunelleschi, l’architetto della Cupola. Ispirato al modello classico dell’oratore ma caratterizzato da un forte realismo nei tratti del volto e da una profonda intensità espressiva, il Profeta è alto oltre 192 cm ed è opera certa di Donatello, commissionata nel 1415, come hanno dimostrato i documenti ritrovati negli Archivi dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Due anni dopo il pagamento di questa prima statua ecco, nel 1420, il pagamento per la seconda, il ‘Profeta barbuto o pensieroso’, anch’essa destinata al lato est del Campanile. Mettendole a confronto si nota la maggiore monumentalità di questa seconda scultura, più vicina al ‘San Marco’ di Orsanmichele. Infine, proveniente dalle nicchie del terzo ordine del Campanile, ecco il ‘Profeta Geremia’, eseguito fra il 1427 e il 1435. Qui Donatello si ispira alla ritrattistica romana imprimendo al volto un verismo sconcertante: Geremia è un uomo in carne ed ossa, con la barba incolta, la fronte e il labbro inferiore sporgenti e gli occhi stanchi ma vigili. Una figura che sarà fonte di ispirazione per il ‘David’ di Michelangelo.

 

Il Profeta imberbe durante il restauro
Il Profeta imberbe durante il restauro

Il restauro I restauri sono stati eseguiti dalla ‘Bottega di restauro dell’Opera’, attiva fin dal 1296. Il ‘Profeta imberbe’, in particolare, si trovava in cattivo stato di conservazione, con croste e depositi di sporco su tutta la superficie dovuti alla lunga esposizione all’aperto. Per ripulire la statua è stato usato il laser, intervenendo, dove non era possibile, con bisturi e resina a scambio ionico. Normalmente le statue sono conservate nel Museo dell’Opera del Duomo, di fianco alla Cattedrale, ma in questo momento l’edificio è chiuso e sottoposto a grandi interventi per raddoppiarne gli spazi espositivi entro l’autunno del 2015. Ecco quindi l’idea di Sergio Risaliti, curatore della mostra, di esporli per alcuni mesi in Battistero: «I Profeti di Donatello parlano e pulsano di vita interiore – dice – Queste statue vogliono essere figure di uomini veri, personificazione di cittadini esemplari nei quali si sono solidificati valori spirituali e culturali di matrice sia cristiana sia pagana: filosofi, architetti e politici che si impegnarono a fare di Firenze la culla del rinascimento delle arti, la perla del mondo cristiano».

 

Il Profeta barbuto
Il Profeta barbuto

Info utili Le tre statue sono visibili tutti i giorni con orario 11.15-18.30, domenica e il primo sabato del mese 8.30-13.30, da giugno a settembre apertura notturna giovedì, venerdì e sabato fino alle 22.30. Info: 055.2302885

 

 

 

 

 

 

 

Il Profeta Geremia
Il Profeta Geremia