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Minucci accompagnato dagli uomini della Guardia di Finanza

Ferdinando Minucci, ex presidente ed ex gm della Mens Sana Basket Siena, risulta da questa mattina agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione Time Out condotta dalla Guarda di Finanza, avviata nel 2012, per emolumenti a nero ai giocatori della plurititolata società cestistica senese (leggi). La Compagnia di Siena della GdF nel settore delle frodi fiscali ha portato anche all’esecuzione di “sequestri preventivi di beni pari a 14 milioni di euro”. Le altre tre persone per cui sono scattate le misure cautelari degli arresti domiciliari sono Olga Finetti, segretaria generale della Mens Sana,  Stefano Sammarini e Nicola Lombardini soci della Essedue Promotion sas e della Brand Management srl. Tra i reati contestati quello di associaizone per delinquere, art 416 c.p. con lo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti tributari (leggi).

Conferenza stampa al Comando Provinciale della Gdf di Siena
Conferenza stampa al Comando Provinciale della Gdf di Siena

L’arresto L’ex presidente ed ex general manager della Mens Sana Basket Ferdinando Minucci è rimasto per oltre due ore al Comando della polizia tributaria della Gdf di Siena per le foto identificative. Minucci, con le manette ai polsi coperte da una giacca e con un sorriso sul volto, è stato accompagnato dagli uomini della Gdf che lo hanno prelevato all’alba a Bologna dove si trovava per partecipare ad alcuni impegni con la Lega Basket di cui è stato nominato presidente: sarebbe dovuto entrare in carica dal prossimo 1 luglio.5 SI102 – Operazione TIME OUT

 

Casa Minucci
Casa Minucci

 

Due gli indagati Oltre alle 4 persone che da stamani si trovano agli arresti domiciliari, nell’ambito dell’operazione Time out, risultano indagate anche altre 2 persone. Secondo quanto spiegato dalla Gdf di Siena a loro, Jacopo Menghetti e Alessandro Terenzi, sarebbero contestati reati fiscali ma nei loro confronti non è stato disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari perchè non è stato riscontrato inquinamento probatorio. Menghetti è attualmente direttore sportivo della Mens Sana Basket mentre Terenzi è commercialista della società Essedue Promotion.

Sequestri anche a Rimini e Milano Nell’ambito dell’operazione Time Out sono anche in corso sequestri a Rimini e Milano. Secondo quanto si apprende i sequestri e le verifiche contabili in corso sarebbero a carico dei vertici della società Essedue Promotion sarebbero accusati di associazione a delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti in concorso con gli altri indagati della Mens Sana Basket di Siena, Ferdinando Minucci e Olga Finetti.

Il Pm: «Indagine complessa e complicata da ambiente» «Una indagine particolarmente complessa e complicata dalla condizione ambientale che ha creato non poche difficoltà». Così il Pm Antonino Nastasi, titolare dell’inchiesta Time Out nel corso della conferenza stampa con i vertici della Gdf di Siena. «L’inchiesta continua, stiamo raccogliendo prove – ha aggiunto il Magistrato – Alla base delle misure cautelari – ha spiegato Nastasi – l’inquinamento probatorio. Nel corso delle indagini sono stati distrutti alcuni documenti». Il Pm ha anche specificato che «sono state accertate fughe di notizie che hanno permesso l’eliminazione di alcuni documenti che, se trovati, avrebbero permesso di ricostruire uno spaccato più ampio». Secondo Nastasi i documenti sarebbero stati eliminati «da soggetti che hanno aiutato le persone raggiunte dalla misura di custodia cautelare».

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Uno dei documenti sequestrati dalal Gdf alla Mens Sana Basket

Pagamenti in nero, anche 25 giocatori “evasori” Una frode fiscale da 60 mln di euro perpetrata attraverso il pagamento in nero anche su conti esteri di alcuni giocatori alla base degli arresti condotti questa mattina dalla Gdf di Siena nell’operazione Time Out. È quanto ha spiegato a Siena la Guardia di Finanza nel corso della conferenza stampa in corso sottolineando che  «la gestione della società sportiva con metodi illeciti ha portato ad ingaggiare atleti di fama internazionale pagati anche in nero su conti esteri consentendo a loro volta a 25 giocatori di sottrarsi alla tassazione dei redditi in Italia». Attraverso questa gestione la Mens Sana Basket secondo l’accusa avrebbe alterato i risultati dei bilanci, prodotto provviste di denaro contante per l’arricchimento personale e per spese fuori bilancio. 5 SI102 Operazione TIME OUT

documento_evasione copia14 milioni di imposte evase Il Gip del tribunale di Siena Ugo Bellini, su richiesta del Pm Antonino Nastasi, ha ordinato il sequestro di beni per un valore corrispondente alle imposte evase per un totale di 14 mln di euro alle quattro persone per cui sono stati disposti gli arresti domiciliari al termine dell’operazione Time Out condotta dalla Gdf di Siena sulla Mens Sana Basket. I 14 mln sarebbero ripartiti in 9.835.479 di euro per l’ex presidente della Mens Sana Basket Ferdinando Minucci e la sua principale collaboratrice Olga Finetti, e 4.045.933 i euro per gli altri due associati Stefano Sammarini e Nicola Lombardini della Essedue Promotion Spa e della Brand Management Srl.

DOCUMENTO_MARCHIO copiaMarchio Mens Sana supervalutato per 8 milioni di euro  Un’altra fase dell’inchiesta ha riguardato l’analisi dei bilanci dal punto di vista civilistico con l’esame della complessa operazione di cessione del marchio Mens Sana che ha visto la supervalutazione dello stesso in 8 milioni di euro. Tale cessione secondo l’accusa, avrebbe consentito alla società sportiva di “alterare” i propri bilanci inserendo una plusvalenza straordinaria di oltre otto milioni di euro anziché contabilizzare il ricorso al credito (Banca Mps) che nella realtà era stato effettuato. Questo dato, unitamente all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per complessivi 22,5 milioni di euro, «ha di fatto alterato e sistematicamente falsificato le poste iscritte al bilancio-spiega la Gdf – al fine di fare apparire una situazione patrimoniale e finanziaria più florida di quella reale, nonché abbattere le imposte da pagare all’erario». Le fonti di prova acquisite sono state utilizzate anche in campo fiscale mediante la verbalizzazione di recuperi di basi imponibili pari a 27 mln a cui si aggiunge l’iva evasa per 15 mln, ritenute previdenziali non versate per 15 mln e redditi non dichiarati dai giocatori di basket per 16 mln.

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