A Firenze, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi mette in mostra fino al 4 maggio una selezione di opere grafiche di autori italiani e internazionali che appartengono al suo patrimonio e che sono state realizzate in un particolare arco di tempo: dalle rivoluzioni post napoleoniche del 1848 alla fine della prima guerra mondiale nel 1918. Settant’anni cruciali nella storia dell’Europa, a tal punto da causare ripercussioni in ogni aspetto della vita sociale. Arte compresa.
Gli stravolgimenti della storia in un dipinto Curata dalla stessa direttrice del GDSU, Marzia Faietti, insieme a Miriam Fileti Mazza e a Giorgio Marini, l’esposizione propone una quarantina di opere di autori italiani, europei ed extraeuropei il cui carattere eterogeneo riflette volutamente le diverse componenti che attraversarono l’arte in quel periodo di grandi capovolgimenti, corrispondente all’età della prima mondializzazione (Ingresso con il biglietto degli Uffizi. orario: mart-dom 8.15-18- Info: 055.294883 ).
Dalla campagna al Grand Canyon Si parte dal pittore fiorentino Giuseppe Bezzuoli (1784-1855), maestro del Neoclassicismo, e si prosegue con l’incisore emiliano Antonio Fontanesi (1818-1882), che riesce a interpretare un Romanticismo di stampo europeo, e con il francese Jean François Millet (1814-1875), i cui soggetti contadini ci portano dritti al Realismo. Ecco poi il rivoluzionario campione della ‘macchia’ Giovanni Fattori (1825-1908), e Domenico Morelli (1826-1901), protagonista della scuola napoletana, mentre le suggestioni della fotografia si affacciano con l’abruzzese Francesco Paolo Michetti (1851-1929). Un gusto più internazionale si fa strada con il pittore svedese Anders Zorn (1860-1920), maestro dell’acquerello, e con il pittore e scultore tedesco Max Klinger (1857-1920), membro della Secessione viennese. Non potevano mancare gli Stati Uniti, giovane nazione in rapida ascesa qui rappresentata da Joseph Pennell (1857-1926), pittore, disegnatore, stampatore e molto altro: di lui si ammira ‘Gran Canyon – La strada per la Città Bianca’, una suggestiva litografia del 1912.