Sono state approvate in sede di Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore all’Agricoltura “Le linee di indirizzo per le principali misure del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020”. Pubblicati i regolamenti della nuova PAC nel dicembre 2013 da parte dei preposti organi comunitari, allo stato attuale la Regione Piemonte, sia dal punto di vista dell’operato amministrativo che da quello del confronto con i soggetti del comparto rurale, ha già provveduto ad una prima impostazione del nuovo Psr, forgiando la struttura della futura programmazione. Mediante l’intervento in Giunta dell’Assessore sono state illustrate le principali linee di indirizzo politico regionale tenute a riferimento in questa prima fase di elaborazione del Psr 2014/2020, approfondendo modifiche e novità caratterizzanti le misure portanti della Programmazione rispetto al passato.
Misura 4.1, Sostegno agli investimenti nelle aziende agricole (ex 121) – Prevista una dotazione finanziaria di 205 milioni di euro (65 milioni in più di quanto contemplato dal vecchio Psr), opzioni di finanziamento triplicate, rispetto all’unica opzione precedentemente disponibile: l’azienda potrà scegliere ora tra conto capitale, conto interessi o, ancora, ulteriori strumenti finanziari (fondi rotativi, fondi di riassicurazione). Nel periodo dei 7 anni potranno essere presentate fino a 3 domande per azienda: rispetto al passato, quando vi era un solo bando a inizio programmazione e la possibilità di effettuare una sola domanda, adesso le aziende possono meglio pianificare i propri investimenti; il massimale per domanda sale a euro 100 mila, moltiplicabile per le 3 domande concesse per un totale di 300 mila euro (precedentemente il contributo si attestava indicativamente sui 70-80 mila euro).
Misura 6.1, aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori (ex 112) – L’obiettivo è quello di mettere in relazione sempre più stretta la misura investimenti con l’iniziativa imprenditoriale dei giovani agricoltori: incrementata la dotazione finanziaria a 53 milioni di euro, è stato aumentato il premio (massimale) da 40 a 70 mila euro. Per scongiurare la speculazione con l’erogazione di risorse a beneficio di realtà imprenditoriali fittizie, il premio sarà successivo alla presentazione di business plan dell’azienda richiedente.
Misura 4.2, Sostegno agli investimenti riguardanti la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo di prodotti agricoli (ex 123) – La misura, in linea con l’impostazione generale del nuovo Psr, si presenta con modalità di istruttoria maggiormente snellite, di più facile accesso per le aziende ed un incremento del contributo per azienda. La dotazione della misura raggiunge i 74 milioni di euro, il finanziamento delle risorse migliora nell’offerta delle opzioni: conto capitale, conto interesse o ingegneria finanziaria. Il massimale per domanda ammonta 1.500.000 euro, i bandi saranno a cadenza annuale e ogni azienda potrà presentare fino a 3 domande nei 7 anni.
Misura 10, pagamenti agro-climatico-ambientali (ex 214) – L’attenzione nella stesura della misura è stata incentrata sulla necessità di compensare adeguatamente l’impegno dell’azienda in termini ambientali calcolandone in modo preciso la riduzione del ricavo o l’aumento dei costi. La dotazione finanziaria passa da 282 a 305 milioni di euro, i premi base per l’agricoltore quasi tutti raddoppiati (in alcuni casi più che duplicati), e gli impegni aggiuntivi impostati in modo da poter essere agevolmente applicati.