A Livorno la ricetta del cambiamento è semplice come quella di un panino e gli ingredienti sono alla portata di tutti: una buona dose di impegno civile, un pizzico di ironia, una spruzzata di voglia di fare. Nella città labronica verso le amministrative non servono le 5 stelle ma il movimento 5&5, dal nome dello storico panino con la torta di ceci che è simbolo e vanto gastronomico della cittadina.
Via alla raccolta firme Da qualche giorno nella principale strada del centro il movimento sta raccogliendo le firme per presentarsi alle prossime consultazioni. «Dopo 48 ore – dice Maila Nosiglia, già coordinatrice Idv livornese – sono state raccolte poche decine di firme ma contiamo di arrivare al numero necessario per poter presentare lista e candidato sindaco». Gli ideatori puntano a presentare per il prossimo Consiglio comunale livornesi che finora non hanno avuto niente a che fare con la politica. «E ora facciamo sul serio!», titola l’ultimo post nel blog ideato dallo stesso movimento che punta il dito contro le forze politiche d’apparato: «Le solite facce che passano da un incarico all’altro, come se solo all’interno dei partiti (o nelle “vicinanze”) fosse possibile trovare dei bravi amministratori».
Una politica “normale” «E’ tra i “normali” cittadini e cittadine che cercheremo i nostri candidati – prosegue il post -: infermiere, insegnanti, casalinghe, giornalisti, commercianti, impiegati, ragazzi e ragazze che magari si sono laureati coi massimi voti ma non trovano lavoro… persone che però (come prevede il nostro Statuto) non abbiano mai rivestito cariche nella pubblica amministrazione o in aziende a partecipazione pubblica. E non ci interessano i “leader”, i “salvatori della patria” che, da soli, pretendono di cambiare il mondo. Noi crediamo nel lavoro di gruppo, per questo non cerchiamo un “nome” famoso da sventolare sotto il naso degli elettori e delle elettrici, ma vogliamo costruire una “Squadra” che lavori insieme per il bene dell’intera cittadinanza».
Una città da rivoltare come un polpo A disposizione di tutti gli internauti e soprattutto dei cittadini uno statuto come caposaldo del programma di governo. Le buone intenzioni ci sono tutte e il movimento promette battaglia: «Insieme possiamo rivoltare questa città come un polpo!». Lodevole l’impegno civile e le buone intenzioni, nell’augurio che cittadini si trasformino in abili fornai delle istituzioni per sconfiggere la politica del magna magna generale. Boia dé.