«Quando sento dire che c’è troppa poca flessibilità mi vengono i brividi», lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso nel corso di un dibattito nell’ambito del congresso nazionale Filt Cgil, in corso di svolgimento al Palacongressi di Firenze. «In molte categorie – ha aggiunto – cominciamo ad avere aree con schiavismo, anche perché tante volte incrociamo situazioni che sono organizzate per caporali, con forme di ricattabilità e schiavismo. C’è una relazione forte – ha concluso Camusso – fra le forme di caporalato e la criminalità organizzata».
«Messaggio all’estero è che qui c’è flessibilità» «Dobbiamo farci promotori di una proposta di legge che ridefinisca tutto il settore degli appalti, e che metta al riparo il lavoratore dall’esserne l’unica vittima – ha poi proseguito il segretario generale Cgil –. In qualche caso c’è la netta sensazione che non ci sia un vantaggio imprenditoriale, ma solo il vantaggio che se esternalizzi puoi fare un appalto al massimo ribasso». Camusso ha poi sottolineato come «il messaggio che si dà in questi giorni è quello di venire a investire in Italia, perché i contratti a termine si possono rinnovare fino a otto volte in tre anni. Non c’è un futuro di crescita – ha sottolineato – se non c’è un significativo investimento industriale sulla capacità manifatturiera del Paese, ma è solo il titolo».