bccÈ nata ufficialmente la Banca Terre Etrusche e di Maremma – Credito Cooperativo (acronimo Tema). L’ultimo passaggio è arrivato martedì mattina con la nomina del consiglio di amministrazione che prende le redini della nuova realtà bancaria, frutto della fusione tra le tre Bcc della provincia di Grosseto: Banca della Maremma Credito Cooperativo di Grosseto, Banca di Credito Cooperativo di Pitigliano e Banca di Saturnia e Costa d’Argento Credito Cooperativo. Una fusione che si è consumata a inizio ottobre, dopo che la Banca d’Italia aveva dato il suo benestare ad agosto, e che adesso, con la nomina del cda, può dare il via operativo al nuovo istituto di credito, che ha già spartito la Maremma in quattro aree per avere un rapporto più stretto con i soci.

Quattro punti strategici per la nuova banca Presidente di Tema è stato eletto all’unanimità Valter Vincio, vicepresidente vicario Francesco Carri, vicepresidenti Massimo Barbini e Stefano Conti, direttore generale Fabio Becherini. Le prime decisioni vanno nella direzione di presidiare ancora meglio il territorio di competenza, andando anche a riaprire sedi territoriali laddove in passato erano state chiuse. Sono state create quattro nuove aree territoriali che consentono alla nuova banca di mantenere un forte contatto con i soci ed i clienti (Costa d’Argento, Grosseto, Terme e Morellino, Tufo-Tuscia-Amiata). Le quattro aree territoriali hanno sede a Capalbio, Grosseto, Pitigliano e Saturnia. «Da questi quattro punti strategici è possibile indirizzare e coordinare l’attività delle filiali orientandola verso il raggiungimento degli obiettivi definiti nel piano industrial» dicono dalla banca, che può vantare 33 filiali, 17 Atm esterni dislocati sul territorio di competenza, 212 dipendenti.

Al servizio di imprese e famiglie Il contesto in cui la banca si trova ad operare è soggetto a forti cambiamenti di natura legislativa. Si prevede che nei prossimi 24 mesi si arriverà alla piena operatività del gruppo bancario cooperativo nazionale, che porterà notevoli impatti nell’attività svolta dalle banche associate. «Ci confronteremo con un modello imprenditoriale diverso da quello odierno, ma dove la banca locale manterrà una sua forte capacità di raccogliere e interpretare le istanze che provengono dai propri Soci e avrà la potenzialità per soddisfare al meglio i bisogni dei propri clienti – continuano dalla banca – Affrontiamo questo percorso con un soggetto, come Tema, che nasce rafforzato rispetto ai tre istituti bancari dai quali trae origine, rafforzato nei numeri delle masse amministrate ma anche nelle potenzialità di intervento, nella disponibilità di mezzi che possono essere messi al servizio delle nostre imprese e delle famiglie, nella presenza di presidi specialistici che andranno a comporre la nuova struttura organizzativa».