montellaUn punto prezioso e importante che mantiene il distacco dalle dirette concorrenti per l’Europa – nella speranza che il Livorno rallenti l’Inter – e che permette di concludere un marzo incolore. Grigio, se vogliamo, al pari della muta con cui la Fiorentina è scesa in campo a Marassi contro la Sampdoria. Nello stadio dove decollò la stella dell’Aeroplanino Vincenzo Montella, i viola non vanno oltre il pareggio per 0-0. Un match complicato, difficile soprattutto nel primo tempo, e che conferma il non eccelso stato di forma della Fiorentina che sembra adesso tirare il fiato dopo mesi in cui la macchina è stata spinta a pieni giri nonostante mancassero (e mancano) pedine importanti quali Rossi e Gomez in attacco.

Borja Valero in azione a Marassi contro EderIl match di Marassi La Fiorentina ha rischiato sui tiri di Eder nel primo tempo ed ha sfiorato il colpaccio nella ripresa con la punizione di Vargas che si è stampata sulla traversa. Alla fine il pareggio è un risultato giusto. Neto è stato nuovamente decisivo – e le quotazioni di una sua riconferma salgono al pari della possibilità di un rinnovo contrattuale fino al 2017 – ma la squadra di Montella non si esprime sui suoi livelli da un po’ di tempo. Sintomo di stanchezza e sintomo di una scarsa vena realizzativa che, specie con Alessandro Matri, sembra essere totalmente smarrita. «È una conseguenza dello stato di forma – ha spiegato lo stesso Montella nel post partita -. Per segnare, noi dobbiamo giocare bene e quando il livello mentale non è al massimo succede che non arrivino gol».

montella1Grattacapi viola Il mese di marzo è stato dei più duri per la viola, alle prese con gli impegni di Coppa Italia e di Europa League con la Juventus e tanti scontri diretti in campionato. Al di là della condizione fisica, che adesso potrà migliorare visto che fino alla finale di Tim Cup non ci saranno impegni infrasettimanali, è sullo stato psicologico che deve lavorare il tecnico della Fiorentina. Tanti impegni probanti in così poco tempo possono necessariamente affaticare un collettivo dal punto di vista mentale. Certo è però che i prossimi step andranno fatti per mantenere alto il rendimento in un finale di stagione tutto da giocare e tutto da vivere. «Con la Samp la squadra mi è piaciuta perché ha cercato di vincere fino alla fine, nonostante fossimo con una formazione inedita», ha detto ancora Montella dalla sala stampa di Marassi. Da Cuadrado disponibile e generoso nel ruolo di terzino, al Vargas infortunato nel finale di partita, al Matri cui è mancato un pizzico di fortuna per arrivare a Wolski e Ilicic: Montella ha riservato una parola di elogio per tutti loro, sebbene si confermi il denominatore comune delle ultime settimane: «Qualitativamente si può sicuramente fare meglio».