Sono oltre 300mila le uova e gli avannotti di trota nell’impianto ittiogenico della Provincia di Firenze a Tosi (Reggello) che ripopolano i corsi d’acqua di tutto il territorio provinciale. Una realtà piccola ma che rifornisce e dà vita a tutti e i 750 km di corsi d’acqua del territorio fiorentino.
Trota autoctona e gamberi di fiume nei corsi d’acqua fiorentini Nel periodo invernale avviene l’incubazione delle uova, che si schiudono nell’arco di circa 50 giorni. Una volta schiuse inizia il periodo di crescita per rendere le trote ed i gamberi di fiume pronti all’immissione nei corsi d’acqua. Il trasporto e la copertura di tutti i torrenti e fiumi del territorio fiorentino avviene in stretta collaborazione con i pescatori ed i volontari che curano la dislocazione in vari punti, per garantire un’omogeneità di diffusione. Un progetto di ripopolamento e immissione con criteri scientifici che parte da quasi 300.000 tra uova fecondate ed avannotti di trota autoctona dell’Appennino e gambero di fiume prodotti a Tosi. Un numero che tra il 2013 e 2014 è cresciuto fino a 600mila, grazie alla stagione invernale particolarmente piovosa e mite.
Il novellame assicura l’habita naturale nei fiumi «Un impianto che è un piccolo gioiello che la Provincia gestisce da tempo – sottolinea l’assessore all’Ambiente della Provincia di Firenze Renzo Crescioli – Grazie al centro di Tosi ormai non mandiamo più trote adulte nei torrenti, che avrebbero solamente una funzione ludica, ma riusciamo a ripopolare realmente con novellame piccolo, così che si ricrei un sistema naturale per i nostri corsi d’acqua». Nei prossimi anni il parco riproduttori dell’impianto ittico di Tosi dovrà progressivamente andare a costituirsi esclusivamente da soggetti appartenenti al ceppo di trota fario autoctona attualmente in accrescimento, per rendere di nuovo selvatica questo tipo di fauna ittica. Agestire l’impianto a FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subaquee).