Gattuso, Abodi e Zazzaroni
Gattuso, Abodi e Zazzaroni
Gattuso, Abodi e Zazzaroni

La Lega di serie B avrà nelle prossime ore il mandato a vendere le quote di maggioranza del Pisa calcio da parte degli attuali proprietari, la famiglia Petroni. Lo ha annunciato il presidente della Lega B, Andrea Abodi, nel corso di un incontro svoltosi ieri a San Rossore (Pisa), organizzato dal giornalista Ivan Zazzaroni con molte parti in causa della situazione difficile a livello societario del club nerazzurro toscano, fra cui l’amministratore unico della società Pisa, Lorenzo Petroni. «È un fatto unico, mai accaduto fino ad oggi e che dimostra la volontà dell’attuale proprietà di dare un futuro chiaro e certo al Pisa – ha sottolineato Andrea Abodi – Non ci accontenteremo di un pezzo di carta, ma pretenderemo la consistenza patrimoniale dimostrata e la chiarezza dei soggetti interessati» a rilevare il club.

Lega di Serie B garante per la vendita del Pisa «Svolgeremo» come Lega B «tutte le attività propedeutiche alla vendita ma poi sarà l’attuale proprietà a firmare materialmente la cessione». Al momento un soggetto, che opera nel settore intrattenimento e marketing, si sarebbe fatto avanti nei confronti della Lega B per acquisire il Pisa calcio ma il presidente Andrea Abodi non è voluto entrare ulteriormente nei particolari della possibile offerta di acquisto della società nerazzurra. «Il mandato a vendere dato alla Lega B è per ottenere massima trasparenza» ha sottolineato Lorenzo Petroni. Proprio quest’ultimo è stato chiamato a rispondere delle pendenze del club nerazzurro toscano che vanno risolte entro pochi giorni. «Il 16 ottobre verranno pagati tutti gli stipendi» ai tesserati che sono in debito, «già oggi e domani pagheremo quelli di luglio in modo di non ritrovarci a dover versare tutti insieme anche gli altri – ha precisato Lorenzo Petroni – Per ciò che riguarda il settore giovanile stiamo definendo alcuni contratti e accorperemo i rimborsi perchè verranno pagati».

Summit sul futuro del Pisa All’incontro di San Rossore hanno partecipato anche  il rappresentante del fondo di Dubai, interessato da mesi ad acquistare il club nerazzurro, Pablo Dana, il tecnico del Pisa, Rino Gattuso, l’avvocato dell’Aic, Umberto Calcagno, ed il sindaco della città, Marco Filippeschi. «Ringrazio il mister ed i calciatori per quello che stanno facendo – ha aggiunto Lorenzo Petroni – Fossi stato nella stessa situazione, mi sarei mosso come loro per essere tutelati. Assicuriamo come società che entro il prossimo 16 ottobre pagheremo tutti. Le promesse, gli obblighi che avevamo detto sarebbero stati adempiuti, fin da quelle fatte un mese fa, sono sempre stati mantenuti». È però intervenuto sul punto il tecnico nerazzurro, Rino Gattuso. «La messa in mora da parte di alcuni giocatori è stata fatta per pendenze» economiche «anche dell’anno scorso – ha sottolineato Rino Gattuso – Li avevo inizialmente bloccati da questo intento, ma alcune promesse passate non sono state messe a posto. Ringrazio i dipendenti perchè c’è gente che lavora tantissimo e ci sono cose arretrare. La messa in mora non è stata una ripicca nei confronti della società».

Garanzie per il Pisa calcio «Per ciò riguarda gli adempimenti federali ed i controlli economici fatti da Covisoc, la società del Pisa relativamente la scorsa stagione, sono stati adempiuti, dalla doppia fidejussione, visto che la prima non è stata ritenuta non idonea, all’iscrizione del campionato, ed ha adempiuto anche dal punto di vista infrastrutturale nella scelta dello stadio dove giocare – ha precisato sempre sul tema il presidente della Lega di B Andrea Abodi – Rimangono scoperti i rimborsi spesi di maggio e giugno scorso». Nel corso dell’incontro si è anche tornati a parlare della possibile cessione delle quote di maggioranza del Pisa. «Io sono qui, e faccio vedere la mia faccia ed Pisa ormai mi conosce – ha precisato Pablo Dana -. Ero in vacanza, ci è stato chiesto aiuto, Gattuso si era dimesso, ed abbiamo presentato un’offerta» per rilevare la società del Pisa. «Ancora interessati ad acquistare? Abbiamo presentato su un conto di un notaio, come proposto dal sindaco Filippeschi, 310 mila euro come fondo per acquisire il club ma non riusciamo a capire dove stiamo andando». Ma la famiglia Petroni ha ancora intenzione di vendere le quote di maggioranza del Pisa al fondo di Dubai?. «A noi è importante che arrivi qualcuno che ha solidità, che ha volontà di comprare e che dia stabilità all’Ac Pisa – ha evidenziato Lorenzo Petroni – Se si presenteranno gli acquirenti che accetteranno le nostre richieste» la famiglia Petroni è pronta a vendere.