Un finanziamento di 100mila euro per il recupero delle fonti storiche dell’Isola del Giglio. È stata ufficializzata, infatti, l’ammissibilità al contributo da parte del G.A.L. F.A.R. Maremma (nell’ambito del Psr 2007/2013 a valere sui fondi comunitari Asse 4 Metodo Leader/Misura 323B) del progetto definitivo di recupero e valorizzazione del patrimonio rurale e culturale presentato dal Comune di Isola del Giglio che comparteciperà fino all’importo complessivo di 120mila euro.
 
Le fonti Vecchia, Barbarossa, Santa Croce e Acqua selvaggia sono tutte collocate nelle vicinanze del centro storico di Giglio Castello, lungo le diramazioni delle antiche strade e rappresentano una presenza di particolare interesse storico-architettonico e culturale.
Nei  secoli sono state l’unica fonte di approvvigionamento per l’acqua potabile degli isolani, prima della realizzazione della rete idrica; fino a pochi anni or sono venivano utilizzate per l’abbeveraggio degli animali, in particolare i somari che erano il principale mezzo di locomozione sull’isola e di aiuto per il lavoro nei campi. Ancora oggi l’acqua che sgorga dall’Acqua selvaggia, sotto piazza Gloriosa viene utilizzata da locali e visitatori data la sua eccellente qualità.
 
Gli interventi previsti, di carattere conservativo, riguardano i manufatti e le adiacenze; è prevista ad esempio la ripulitura dalla vegetazione infestante e nel caso dell’Acqua Selvaggia, che risale al XIX secolo, anche la realizzazione di un piccolo giardino ad uso pubblico con la riscoperta dell’antico lavatoio (che rimane inglobato nel serbatoio da smantellare), la piantumazione di essenze arboree, la realizzazione di lastricato in granito a spacco naturale di cava. Una apposita segnaletica indicherà la storia delle singole fonti.
 
«È con soddisfazione – dice il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli – che abbiamo ricevuto la notizia del finanziamento. Il progetto mira a rendere nuovamente fruibili alcuni luoghi cari alla memoria dei gigliesi e rientra nel più vasto programma di valorizzazione del sistema dei sentieri e itinerari che ogni anno vengono percorsi da migliaia di turisti. Puntiamo infatti ad incrementare oltre al turismo estivo anche quello di carattere ambientale e naturalistico che al Giglio ha grande potenzialità di sviluppo anche in altri periodi dell’anno che non siano l’estate».
 

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