Ancora la proposta non sarebbe stata formalizzata al governatore ma il Pd toscano di Dario Parrini sembra avere le idee chiare. Enrico Rossi «capolista toscano alle prossime elezioni europee dove per vincere bisogna prendere tante preferenze. Ed Enrico ci riuscirebbe meglio di altri». A creare la suggestione è oggi il Corriere Fiorentino che racconta come la discussione sarebbe già avviata «da giorni tra Palazzo Panciatichi (sede del Consiglio regionale) e via Forlanini (sede del Partito Democratico)».

I motivi della scelta Secondo quanto riportato la candidatura di Rossi rappresenterebbe  «una risposta altrettanto autorevole rispetto alla probabile discesa in campo di un altro esponente bersanian-cuperliano di peso come Vasco Errani, governatore dell’Emilia Romagna» regione che però fa parte del collegio Italia Nord-Est. E sempre secondo le indiscrezioni raccolte anche Matteo Renzi «sarebbe costantemente aggiornato sugli sviluppi dell’operazione Rossi, forte di essere il governatore più amato d’Italia secondo le classifiche de Il Sole 24 ore».  

I dubbi all'operazione Se l’operazione dovesse andare in porto Rossi dovrebbe lasciare il suo attuale incarico di presidente, in scadenza ad aprile 2015, con un anno di anticipo poiché la carica di presidente della regione è incompatibile con quella di parlamentare europeo. E qui nascerebbero le prime resistenze alla proposta per Bruxelles da parte di Rossi che nei giorni scorsi si era già detto pronto a fare le primarie per essere riconfermato salvo poi dover nominare con un rimpasto di giunta la renziana Stefania Saccardi alla vice presidenza. «Una mossa per lasciare nel 2015 il campo libero allo sbarco di un renziano in regione?» si chiede il Corriere. «Non c’è alcuna trappola – avrebbero rassicurato i democratici toscani – non c’è dubbio che Enrico sia l’uomo migliore per fare sintesi e rinsaldare tutto il partito dopo la vittoria di Renzi». In attesa del confronto tra Rossi e i vertici del Pd intanto Rossi ha i suoi bei grattacapo da risolvere. L’evoluzione delle inchieste giudiziarie sui buchi alle Asl di Massa e Siena, l’approvazione del piano paesaggistico e di quello socio-sanitario. Chissà che l’ultima chiamata per l’aereo in partenza per Bruxelles non sia arirvata al momento giusto. 

Le reazioni «Che Rossi fosse in difficoltà all'interno del suo Partito – ha commentato dal suo profilo facebook Cristina Scaletti – era evidente e le ultime manovre e i post al miele indirizzati a Matteo Renzi non sembrano bastare a riconfermarlo nella carica di Governatore. Certo, le difficoltà sono tante però son sicura, conoscendolo, che Enrico Rossi respingerà sdegnosamente tale offerta. E che vorrà portare a termine l'ambizioso programma fatto votare in Consiglio soltanto un paio di settimane fa. Altrimenti ci troveremmo di fronte all'ennesima sensazione che le istituzioni servano alle persone e ai partiti e non viceversa».