Come anticipato la scorsa settimana dopo la riunione della deputazione Generale (leggi),  è arrivato oggi il via libera definitivo della Fondazione Mps all’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici dell’ente. La richiesta, ufficializzata dalla riunione odierna della Deputazione Generale, riguarda gli amministratori nel lasso di tempo dal 2008 al 2013, ovvero gli anni in cui sono stati dati i via libera agli aumenti di capitale nel 2008, per l’acquisto di Antonveneta, e nel 2011. I danni attribuibili agli ex vertici sono stati quantificati nel parere legale richiesto all’avvocato Giorgio De Nova in 381 milioni per il primo aumento di capitale e di 362 milioni per il secondo.
 
Nel mirino gli aumenti di capitale del 2008 e del 2011 L’azione di responsabilità è rivolta nei confronti dei componenti delle due Deputazioni Amministratici in carica per i 6 anni presi in esame. Non solo, accanto ai vertici anche l’advisor incaricato per l’aumento di capitale del 2008 e 12 banche che concessero nel 2011 un prestito pari a 600 milioni. Tra queste anche alcune che attualmente sono creditrici nei confronti della Fondazione. La Deputazione Generale ha quindi dato mandato alla Deputazione Amministratrice e alla presidente Antonella Mansi di compiere ogni attività necessaria per l'attuazione dell'azione di responsabilità (scarica).