Un’emergenza senza fine che adesso si trasforma in una corsa contro il tempo. Lunedì scadono i termini per la presentazione delle offerte per l’acquisto del colosso siderurgico di Piombino anche se non vincolanti. Ma la cordata italiana formata da Antonio Gozzi per Duferco Italia Holding spa e Giuseppe Pasini di Feralpi Siderurgica spa, in rappresentanza anche di Alessandro Banzato di Acciaierie Venete spa, ha informato il commissario straordinario che non presenterà un'offerta per l'acquisizione della Lucchini.
I termini della rinuncia L’annuncio in una breve nota, diffusa dalla stessa Lucchini, dopo un incontro di Gozzi e Pasini con l'amministratore straordinario Piero Nardi. Antonio Gozzi e Giuseppe Pasini, si spiega «nel corso dell'incontro hanno comunicato al commissario che, nonostante avessero manifestato il loro interesse per i complessi aziendali di Piombino e Lecco in data 7 gennaio 2014, non ravvisano ci siano le condizioni ambientali su Piombino per proseguire oltre nella procedura di cessione avviata. Pertanto hanno dichiarato di aver preso la decisione di non presentare l'offerta non vincolante». Le motivazione sarebbero già state comunicate verbalmente dagli imprenditori anche alle principali istituzioni locali e nazionali.