Quattro punti in cinque partite. E' il dato, decisamente poco incoraggiante, del rendimento della Fiorentina nell'ultimo periodo di campionato. La sconfitta con la Lazio, arrivata con un gran bel gol di Cana, chiude un mese non del tutto da buttare se consideriamo che nel frattempo è arrivata una finale di Coppa Italia e una qualificazione agli ottavi di Europa League. Però in campionato la squadra ha frenato, perdendo contatto dal Napoli o, cambiando prospettive, non approfittando dei passi falsi dei partenopei. Il terzo posto è lontano pur non essendo una chimera ma è chiaro che la squadra oggi sia in difficoltà, fisica prima ancora che tecnica. Ieri sera Marchetti non è stato spettatore gratuito, segno di come comunque qualche cosa di buono sia stato fatto. Ma non può bastare. Come cambiare? Innanzitutto il recupero dagli infortunati permetterà di far rifiatare chi ha tirato la carretta fino ad ora. La difesa a 4 sta mostrando lacune eccessive e un ritorno a 3 potrebbe essere una soluzione. Ma quello su cui Montella potrà contare è l'eccitazione che causerà la triplice sfida alla Juventus: beninteso, ad oggi i bianconeri partono favoriti ma in casa Viola non si può non pensare all'andata e a quanto questa sfida rappresenti per i tifosi. Che ieri, peraltro, hanno inscenato una protesta vibrante e pacifica contro il "sistema" accompagnando la squadra fino allo stadio.
Qui Livorno Tra i passi falsi del Napoli sopra citati c'è anche quello di ieri a Livorno. Per i toscani un punto prezioso arrivato con una bella prestazione e perfino con qualche rimpianto per le occasioni non sfruttate da Paulinho e Belfodil. Insomma non mancano le buone sensazioni per l'ambiente, considerando anche che le dirette rivali non si sono mosse, fatta eccezione per il Bologna. In più per Di Carlo sta per arrivare il recupero pieno di Siligardi, arma da utilizzare per un finale di stagione a dir poco rovente.