«Anziché investire un altro milione e mezzo di euro, oltre alle centomila già spese per diffondere immagini ritoccate riguardo alla campagna pubblicitaria "Divina Toscana", la Regione potrebbe utilizzare, almeno in parte, qualche foto autentica della nostra splendida città e di altre che hanno subìto gravi disagi e danni a causa del maltempo». A lanciare la proposta è il sindaco di Volterra Marco Buselli che si inserisce nella querelle tra favorevoli e contrari alla campagna di promozione turistica lanciata nei giorni scorsi dalla Regione e che ha creato non poco scalpore a causa di qualche immagine creata ad hoc. «Questa proposta – aggiunge il sindaco Buselli – potrebbe essere un ulteriore modo per far riscoprire il cuore più autentico e antico della Toscana, in particolar modo di Volterra recentemente accreditata come una delle dieci città più belle al mondo».
La campagna della discordia Si chiama “Divina Toscana” e debutterà ufficialmente giovedì 13 febbraio alla Bit di Milano, manifestazione dedicata al meglio del turismo italiano e internazionale. Immagini che hanno come filo conduttore la Divina Commedia di Dante, lo sfondo sono i paesaggi più rinomati della Toscana, dai verdi cipressi alle bianche spiagge, passando dalle calde terme alle vertiginose alture. Con un messaggio: cedere agli ozi per avvicinarsi al piacere di vivere. A far gridare allo scandalo però, qualche ritocco digitale di troppo che, per esempio, fa comparire un faraglione sulla spiaggia della Feniglia. La prima bocciatura eccellente è arrivata dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha di fatto criticato l’operato del suo assessore al turismo Cristina Scaletti: «ToscanaTaroccata. Anche se la campagna promozionale turistica l'abbiamo fatta noi, anche se dicono che costa poco e sarà efficace, a me questa 'Toscana Taroccata' non piace proprio per niente. Io amo la Toscana così com'è», ha scritto sul suo profilo facebook Rossi. Il Governatore ha poi proposto, per le campagne future, di stilare un codice di autoregolamentazione, linee guida a cui conformarsi e con cui dare indicazioni ai professionisti della comunicazione, senza «comprimere in alcun modo la creatività e la libertà di espressione». A stilarlo sarà una commissione di esperti, che verranno chiamati a titolo gratuito.
I commenti In tanti, toscani e non, hanno voluto esprimere il proprio giudizio su questa campagna, magari postandolo proprio sul profilo facebook del presidente Rossi. C’è chi scrive «Mai vista una cosa così. La Toscana non ne ha bisogno», chi pensa a uno scherzo di Carnevale, chi suggerisce «Fatela rifare senza pagare un euro e subito. E senza ritocchi», chi si chiede se «c'era proprio bisogno di taroccare un paesaggio ed una storia artistica, culturale e naturalistica già bellissima di suo?». Anche se non mancano le (poche) voci fuori dal coro che apprezzano e si complimentano precisando che «dopo una campagna così, io ci verrei in Toscana».
Rischio pubblicità ingannevole «La nuova campagna 'Divina Toscana' è a rischio pubblicità ingannevole. Dare un'immagine taroccata delle nostre bellezze potrebbe portare i turisti a denunciare la Regione all'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Chi è autore di questo pasticcio, si assuma la sua responsabilità». E' quanto afferma oggi il deputato del Partito democratico, Federico Gelli. «Che succederà quando i turisti – spiega Gelli – arriveranno alla splendida spiaggia della Feniglia e si accorgeranno che il faraglione ritratto nella campagna non esiste? Ci sono i profili per una denuncia. Chi si aspetta una spiaggia a metà tra sabbia e scogli rimarrà inevitabilmente deluso. Per non parlare delle altre immagini modificate. Un territorio come quello toscano, che può contare su paesaggi di eccellenza dal mare alla montagna, dalla collina ai laghi, di certo non ha bisogno di taroccamenti per apparire bello e accattivante. Non basta dire che le foto non piacciono – osserva il parlamentare – è opportuno che la Regione valuti se non sia il caso di ritirare la campagna per evitare danni ulteriori al sistema turistico toscano»
La campagna promozionale va avanti Pronta la risposta dell’assessore Scaletti che difende a spada tratta la sua campagna: «Una campagna pubblicitaria può piacere o meno. Non si può però pensare che una campagna pubblicitaria sia la stessa cosa di un album fotografico». «Mentre un album fotografico ha una valenza descrittiva – ha aggiunto – una campagna pubblicitaria si muove su altri fronti e deve creare suggestioni, avvalendosi di contrasti e paradossi. Dove subentra l'aspetto della creatività si introduce un elemento di variabilità e discrezionalità che genera l'opinione e che sta alla base della diffusione della campagna stessa».
Le aspettative I dati regionali del turismo indicano che nel 2013 sono stati 100 mila gli arrivi e 205 mila i pernottamenti in più sul 2012. Nel 2014 si prevede una ulteriore crescita dei flussi turistici stranieri (+4%). A “Divina Toscana” il compito di far innamorare di questa terra sempre più turisti italiani e stranieri, con o senza ritocco.