preghiera«Negli ultimi giorni si è molto parlato sui giornali dell’utilizzo del Mandela Forum per destinarlo alla preghiera del venerdì della Comunità islamica». Così l’assessore all’urbanistica di Firenze Lorenzo Perra in merito alle ipotesi sulla stampa di utilizzo del Mandela Forum di Firenze come luogo di preghiera per la comunità islamica. «Come ho dichiarato, non esiste alcuna trattativa tra il Comune di Firenze e la Comunità islamica per l’utilizzo del Mandela Forum, sia per questioni di forma, che di sostanza – ha aggiunto l’assessore Perra – Di forma poiché il Mandela è in concessione a un soggetto privato che appunto ne può fare un utilizzo libero nell’ambito della concessione medesima (a questo si riferivano le mie parole di luglio); ma anche di sostanza, che emergerebbero da subito, poiché come abbiamo avuto modo di dire a più voci (il sindaco, l’assessore Andrea Vannucci, il presidente del Q2 Michele Pierguidi) quello non ci sembra un luogo appropriato alla settimanale preghiera del venerdì».

«A Firenze in discussione dove e come può essere costruito in nuovo luogo di culto» «Proverò a fare alcune precisazioni – ha proseguito Perra- A Firenze non è in discussione se può essere costruito un luogo di culto per la Comunità islamica. Tale argomentazione è contraria ai principi su cui si fonda l’Italia (come ci ricorda la Costituzione) e perché, ritengo sarebbe profondamente anche sbagliato. Le guerre nel mondo, il terrorismo in Europa nascono dalle prevaricazioni e dalle emarginazioni. Non dall’integrazione. A Firenze è invece piuttosto in discussione dove e come può essere costruito in nuovo luogo di culto. E come avviene per ogni chiesa, tempio o moschea, i temi da affrontare sono due: urbanistici e di analisi del contesto. Rispetto alle proposte sugli eventuali luoghi dove costruire, abbiamo chiarito che questi debbano essere in luoghi privati e non pubblici. Poi per ciascuna proposta vengono verificate le compatibilità con le destinazioni urbanistiche, nonché i carichi urbanistici e di traffico. Viene inoltre fatta con le comunità proponenti, un analisi del contesto sociale e del tessuto urbano circostante al fine di evitare tensioni e favorire invece l’inserimento e l’inclusione. Questa ultima analisi coinvolge sindaco, assessori, presidenti di quartiere e Consiglio comunale (in ultima istanza, ma in maniera fondamentale nella decisione definitiva)».

«Il Mandela non è il luogo adatto» L’assessore all’Urbanistica di Firenze poi ha parlato del dialogo comunque fitto fra le parti per arrivare possibilmente ad un luogo di culto per far pregare insieme la comunità islamica non solo fiorentina ma toscana in generale. «Il percorso quindi deve essere pragmatico e fondato sulle regole che sono uguali per tutti – ha concluso Perra – Anzi è utile ricordare tutte le regole, comprese quelle che prevedono di chiudere i luoghi di culto non autorizzati. Il Mandela non è stato interessato da alcuna analisi, poiché nessuno ha sottoposto la proposta al Comune. Neppure informalmente. Informalmente ribadisco tuttavia che risponderei in prima istanza che anche a me non pare proprio un luogo adatto».