Fu con il film Nostalghia (1983) di Andrej Tarkovskij che compresi quanto fosse magnificamente possibile ‘travisare’ i luoghi, trasferendovi interiorità e storie personali. Ricorderete la scena finale del film. Il protagonista, il poeta Gortčakov, siede in terra con il suo cane dentro la scoperchiata Abbazia di San Galgano, tra impietrite spoglie d’arte e di fede. Gortčakov guarda verso noi come a cercare la condivisione di un sentimento: sofferto, al momento acquietato. L’immagine si allarga. Alla solennità gotica di San Galgano si sovrappone la mestizia della steppa russa.

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