fio-mil«Come è andata? Purtroppo abbiamo sbagliato il rigore…». Ci ha pensato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, all’uscita ieri sera dallo stadio ‘Franchi’ a raccontare i sentimenti dei tifosi viola come lui usciti un po’ delusi dal posticipo della sesta giornata del girone d’andata contro il Milan. La Fiorentina infatti ha fallito poco dopo 20′ del primo tempo la grande chance per passare in vantaggio ed indirizzare positivamente a sé la sfida contro i rossoneri dell’ex Montella, ma Josip Ilicic pur calciando molto bene, ha centrato il palo, con palla che poi è schizzata fuori, dando il segnale della serata per il popolo gigliato. Borja Valero e compagni infatti hanno piu’ o meno dominato nel gioco e nel possesso palla la sfida sugli sfidanti, con 13 conclusioni in porta totali, ma alla fine il gol non e’ arrivato, anzi è stato il Milan al 93′ a reclamare un possibile penalty per atterramento, apparso possibile, di Tomovic su Luiz Adriano.

Il pareggio del Franchi tra Fiorentina e Milan Alla fine un punto ciascuno e quasi tutti soddisfatti: la Fiorentina prosegue la sua striscia di cinque risultati utili consecutivi, con zero gol subiti in tre gare casalinghe, i rossoneri fanno un passettino in avanti in classifica, chiudendo a porta inviolata il terzo match consecutivo. Tutto sommato non una bella partita vista al ‘Franchi’ soprattutto per demerito di Bonaventura e soci che si sono limitati al compitino, con un Bacca avulso dal gioco ed un centrocampo che ha fatto poco gioco, mentre dall’altra parte molto male Badelj, sufficiente il pacchetto arretrato, spento l’attacco con un Kalinic poco servito. Il rammarico ovviamente, in virtù dell’errore dal dischetto, è soprattutto viola. «Abbiamo fatto una buona partita, abbiamo dato tutto ciò che avevamo ma purtroppo non siamo riusciti a concretizzare-ha raccontato il colombiano Carlos Sanchez che ha chiuso la sua partita da difensore centrale per l’infortunio di Gonzalo Rodriguez.- Siamo stati sfortunati ed imprecisi ma ci abbiamo messo tanta buona volontà e determinazione. Io nuovo idolo dei tifosi? Sento molto il senso di appartenenza per la squadra in cui gioco e cerco di trasmetterlo in campo, ringrazio la gente per l’affetto e spero di dare sempre il massimo. Io difensore centrale? Ci avevo già giocato nella nazionale colombiana e mi sono adattato. Non aver subito rete lo ritengo qualcosa di molto positivo».

Sousa vede positivo Bicchiere mezzo pieno alla fine anche per Paulo Sousa che ha ritrovato un positivo Bernardeschi esterno destro di centrocampo, e che mentre il collega Montella inseriva difensori esterni, ha provato a vincerla mettendo dentro un ritrovato Vecino ma soprattutto Babacar insieme a Kalinic. Anzi alla fine c’è stato anche un battibecco a distanza fra i due allenatori con il tecnico rossonero che ha accusato quello gigliato di aver imparato la cultura del sospetto, invitandolo a parlare meno di arbitri, e quello viola che ha replicato: «Il rigore finale per il Milan? Le decisioni arbitrali non le commento, posso però dire che mediaticamente si dà una rilevanza più importante agli errori arbitrali che alla partita. Ci sono stati tanti episodi anche nell’area del Milan e non ne sento parlare. Credo che le squadre debbano dare il meglio in campo, al di là degli episodi. Sono stato in Italia anche da giocatore e la differenza d’importanza delle due squadre si nota anche in cosa si fa vedere ad un allenatore nel post gara e cosa no».  Poi sulla mancanza di precisione dei suoi uomini ha aggiunto: «Stiamo cercando il cross e l’ultimo passaggio, sappiamo che i tipi di giocatori che abbiamo hanno qualche difficoltà a creare velocità. Cerchiamo di migliorare con ciò che abbiamo. Dobbiamo mantenere questo spirito che sta crescendo, ho visto molta cattiveria e voglia di vincere. L’atteggiamento è quello giusto, stiamo creando variabilità di gioco e sicuramente se manteniamo queste caratteristiche andremo lontano».