20160907_133314«Verremo ricordati per le foto che ci vengono fatte dagli altri». Così il celebre fotografo Oliviero Toscani nel presentare quello che è un vero e proprio dono che da oggi ha deciso di fare alla Galleria degli Uffizi che si arricchisce della propria collezione offrendo al museo il proprio autoritratto. L’opera sarà visibile nella Sala del camino, appena restaurata al Piano nobile del complesso vasariano, fino alla fine di settembre. In concomitanza con la donazione del suo autoritratto, Toscani propone la nuova tappa del suo progetto ‘Razza umana’.

Razza Umana Nella medesima sala del camino degli Uffizi infatti è stato allestito un set fotografico dove da questa mattina Toscani ha iniziato a fotografare alcuni visitatori della Galleria. Achille Bonito Oliva nel testo che accompagna l’iniziativa ha scritto che ‘Razza Umana’ «è frutto di un soggetto collettivo, è lo studio che compie da inviato speciale nella realtà della omologazione e della globalizzazione. Con la ottica frontale ci consegna un’infinita galleria di ritratti che confermano il ruolo dell’arte e della fotografia: rappresentare un valore che è quello della coesistenza delle differenze». «Ho già iniziato con questa attività ed è molto divertente – ha detto  Toscani- Tornero’ a Firenze sotto la Loggia dei Lanzi e la usero’ un paio di giorni come studio e fotografero’ la gente che mi andrà bene fotografare. Chi viene agli Uffizi ha un particolare interesse e ha uno sguardo nei loro occhi diverso. Tante volte mi è stato detto che qualcuno non volesse essere fotografato perchè a loro avviso gli avrei rubato l’anima. E’ intrigante per un fotografo sapere che posso fotografare qualcosa di intangibile come l’anima, un qualcosa da superuomo. E’ vero che si può fotografare l’anima: infatti le persone molto fotografate sono svuotate. Guardatele bene queste top model: piacciono tanto perchè non hanno piu’ dentro niente, non sono problematiche. Io da fotografo di seconda generazione ho voluto togliere tutta l’estetica fotografica, tutto il virtuosismo che mi sta sulle scatole. Se volete conoscere voi stessi aprite la vostra carta d’identità o passaporto, guardate la vostra faccia e quella è la foto perfetta della nostra personalità».

toscani_schmidtSchmidt: «Un autoritratto che sembra Jack Nickolson in ‘Shinning’» A fare da padrone di casa alla presentazione dell’autoritratto di Toscani è stato questa mattina il direttore del Museo degli Uffizi, Eike Schmidt. «L’autoritratto che ci è stato donato da Oliviero Toscani è sicuramente insolito perchè si inserisce nella tradizione del ‘700 in materia – ha raccontato Schmidt- Siamo grati a questo straordinario fotografo di permetterci in questo autoritratto di coprire un filone artistico che fino ad oggi avevamo scoperto. Un autoritratto che sembra Jack Nickolson in ‘Shinning’ ma che in realtà mette in evidenza la sua personalità dissacrante». «Io sono fiero che mi abbiate chiesto un mio autoritratto, è chiaro che ve lo do’ piu’ che volentieri – ha sottolineato invece proprio Toscani – E’ un onore donarlo agli Uffizi. Per me la fotografia è la comunicazione di massa, e da questa abbiamo dipendenza. Sono felice di avere il mio ritratto agli Uffizi. Questa di regalare il mio autoritratto non è un’idea, sono un situazionista, ero agli Uffizi e tutto è nato molto semplicemente. Attenzione a quelli che cercano le idee, perchè vuol dire che non ne hanno. Tutti quelli che le hanno cercato hanno fatto dei grandi disastri».