g.dosi_2Il “Nobel del management” viene conferito per la prima volta a uno studioso europeo e, in particolare, al Direttore dell’Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna, Giovanni Dosi, riconosciuto a livello internazionale come uno degli scienziati con maggiore capacità di analisi e di prospettiva per le questioni di carattere macroeconomico. Il “Wiley TIM distinguished scholar award” è stato assegnato a Giovanni Dosi in occasione dell’annual meeting della Academy of Management (AoM), svoltosi in California, ad Anaheim. Nella motivazione si sottolinea il profondo impatto che le ricerche di Giovanni Dosi hanno riversato su «paradigmi tecnologici, economia evolutiva, strategie e organizzazione d’impresa”, temi di ricerca propri della “Technology & Innovation Management» (TIM), divisione della Divisione della Academy of Management (AoM).
Un premio prestigioso Per capire a fondo l’importanza e la rilevanza del premio basta pensare che l’organizzazione accademica AoM, fondata nel 1936; è tuttora la più grande e la più prestigiosa nel campo del management. Alla consegna del riconoscimento è seguita una presentazione di Giovanni Dosi intitolata “Institutions are neither Autistic Maximizers nor Flock of Birds: Self-Organization, Power and Learning in Human Organizations”, di cui Giovanni Dosi è autore, scritta con Luigi Marengo (ex Sant’Anna, ora docente alla Luiss) e Alessandro Nuvolari, docente all’Istituto di Economia della Sant’Anna. L’approccio provocatorio è stato apprezzato dai soci della AoM.
Il commento «Sono molto onorato per aver ricevuto questo premio prestigioso, vorrei dire forse il più prestigioso nell’ambito dell’economia dell’impresa e del management – commenta Giovanni Dosi – Sono doppiamente contento perché riconosce una prospettiva di analisi che mette in primo piano la natura e l’evoluzione delle conoscenze e dell’apprendimento delle imprese come determinanti delle loro performance, e, in maniera corrispondente, ridimensiona l’enfasi eccesiva sul ruolo degli incentivi mutuata da pensiero economico dominante. Voglio dedicare il premio – ha concluso – a tutta la comunità degli economisti e degli analisti delle organizzazioni che lavorano in una prospettiva ’evolutiva’».