«Siamo alla frutta». Come sua consuetudine non ha mezzi termini Vittorio Mazzoni della Stella, sentito da Il Corriere di Siena nei giorni scorsi in merito a quanto da mesi sta accadendo a Siena.
E oggi, con le notizie che si susseguono dal Comune, dove il Consiglio comunale discute il bilancio previsionale con le dimissione del sindaco Franco Ceccuzzi sempre più irrevocabili (leggi), con la notizia del rinvio a giudizio per Alessandro Profumo (leggi), con un quadro politico sempre più instabile dentro il Partito Democratico, con le notizie che arrivano dal mondo del calcio sulla Robur (leggi), viene proprio voglia di ripetere il mazzoniano «siamo alla frutta». Un po’ leniscono i dolori le vittorie a raffica della Mens Sana che quasi non fanno più notizia.
Sono alla frutta senz’altro questi anni di governo monocolore (o quasi) democratico, che poi tanto democratico non è stato; sono alla frutta certe forme di comunicazione becera e unilaterale che hanno finito per prevalere sulla sostanza dei fatti; sono alla frutta le alleanze ircocerve messe in piedi tanto per isolare i nemici; sono alla frutta le opposizioni che quando è il momento giusto non si oppongono.
Basta con tutto questo. Torniamo ad una politica fatta di idee e persone che dicono quel che credono e fanno quel che dicono. Torniamo a politici che si assumano le responsabilità e non diano solo colpe agli altri. Torniamo a parlare della città ed a farci carico dei suoi problemi. Dopo la frutta, chi ha mangiato si alza e lascia il desco. Non è il momento per fare una vera discontinuità?
Ah, s'io fosse fuoco