«La questione del Pisa non è dipendente dalla Figc. Io alla Lega di serie B ho dato tutto l’appoggio per poter recuperare le norme che potessero dare la possibilità di prorogare una gara, la seconda non si prorogherà. Se non trovano un accordo in questi giorni la Federcalcio prende atto e conseguentemente non farà altre proroghe. Aspettiamo se ci sarà uno sviluppo con un acquirente o meno, dopodiché ci sono i rituali atteggiamenti dei regolamenti federali e alla quarta partita persa a tavolino si rischia esclusione». Così il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, a margine della premio da lui ricevuto intitolato alla memoria di ‘Nereo Rocco’, ha commentato le ultime evoluzioni circa il caso intorno alla possibile cessione delle quote di maggioranza del club nerazzurro toscano.
Pisa Calcio, quanti nodi da sciogliere Proprio in merito, ha fatto sapere i motivi del perchè sia saltato, almeno per il momento, il passaggio di proprietà della società, l’attuale amministratore delegato del Pisa, Lorenzo Petroni. «La richiesta del sindaco Filippeschi, quale portavoce del Presidente di Lega B Abodi, di sottoscrivere l’offerta inviata martedì da Dana è stata da me rifiutata non per irresponsabilità o per protervia ma perché mi è stato nuovamente chiesto di consegnare ieri la società all’accettazione dell’offerta ma nella stessa offerta non è stato detto quando sarebbe stato pagato il prezzo di € 6.200.000 (sei milioni duecentomila). In pratica Dana (rappresentante del fondo di Dubai interessato ad acquisire il Pisa ndr.) vuole prendersi oggi l’azienda (art. 9) e non dice quando pagherà (art. 4). Chi lo farebbe? È serio? Io ho sottoscritto ed inviato a Dana, Abodi e Filippeschi un normale preliminare di cessione allo stesso prezzo offerto da Dana chiedendo che venisse accettato ieri e che Dana versasse una caparra di € 1.450.000 (un milione quattrocentomila) che avrebbe potuto tranquillamente versare nei prossimi giorni. Non mi sembra di aver chiesto la luna. È tutto documentato».
Parla l’attuale presidente Petroni «Se Dana vuole realmente comprare e non prendere senza pagare facendo leva sui tifosi, con effetti negativi su alcuni servizi essenziali, non deve fare altro che sottoscrivere il preliminare e dichiarare che farà un bonifico bancario di un milione quattrocento mila euro pari a poco più del 20% dell’intero prezzo. -ha concluso Lorenzo Giorgio Petroni– È cosí assurdo quello che viene da me richiesto? Chiunque venda un bene chiede una caparra che attesti la serietà dell’offerta. Poiché abbiamo reso sempre tutto pubblico allego la traduzione dell’offerta ricevuta ieri da Dana ed il nostro preliminare ed ognuno potrà giudicare da sé».
Tensione Pisa, denunce per l’occupazione della stazione Intanto la prefettura pisana ha fatto sapere che sono stati identificati e denunciati gli ultras nerazzurri che due giorni fa hanno manifestato occupando i binari alla stazione ferroviaria. Ai protagonisti della protesta – la prefettura non ha chiarito quanti – viene contestata l’accusa di interruzione di pubblico servizio. «Sebbene il diritto di manifestazione sia costituzionalmente garantito – si spiega dalla Prefettura di Pisa – tuttavia esso non deve mai tradursi in fattispecie di reato né impedire che l’esercizio di un diritto vada a limitare il pieno svolgimento di altri importanti diritti dei cittadini come quello della libera circolazione». Per questo, nella riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, è stato deciso di potenziare il presidio e i controlli delle forze dell’ordine per scongiurare altre iniziative analoghe.
Interviene il sindaco «Oggi, almeno a quest’ora tarda, non ci sono state decisioni e fatti compiuti di mercato che compromettano la prospettiva, nonostante le scadenze imminenti. -ha scritto in un comunicato diffuso ieri sera il sindaco di Pisa Filippeschi– Ho chiesto che alle precisazioni di Britaly Post sulle sue motivazioni del rifiuto dell’offerta sia data una risposta meditata e concreta, non recriminatoria, perché so che l’interesse del fondo Equitativa è ancora vivo. Ho mantenuto attivi tutti i contatti, ad iniziare da quello con il presidente Andrea Abodi che segue la situazione ora per ora. La situazione è in movimento. Non si deve rinunciare ad ogni impegno possibile per superare la crisi, con una soluzione di svolta. Essere preoccupati è dir poco, invece, per i ritardi nella preparazione e nell’organizzazione della partita di domenica, che si farà a Empoli contro il Novara. Ma lo sforzo più importante, ripeto, è quello per uscire dal vicolo cieco, anche in extremis. Dunque valgono ancora, anzi, ora più che mai, gli appelli molto motivati che ho fatto alle parti e tutte le iniziative intraprese».