Riapre i battenti il mercato degli affitti per gli studenti universitari, che tornano in queste ore ad affollare le principali città italiane alla ricerca di una stanza in cui soggiornare per i prossimi mesi. Chi, tra gli oltre 850mila fuori sede (dati del Ministero dell’Interno), non ha diritto ad un alloggio negli studentati verrà però accolto da una brutta notizia: dovrà spendere, in media 400 euro per una stanza singola e 280 per un posto letto in doppia. L’Ufficio Studi di Immobiliare.it ha condotto un’indagine sul mercato della locazione per gli universitari: dall’analisi dell’offerta di stanze nelle 14 città italiane con la maggior presenza di studenti fuori sede, i prezzi medi richiesti ad agosto 2016 sono cresciuti del 4% per le stanze singole e del 2% per i posti letto in doppia.
La classifica delle città più care per gli studenti: Firenze terza È sempre Milano, come nelle rilevazioni effettuate negli anni precedenti, la città in cui costa di più una stanza singola o un semplice posto letto: i prezzi medi richiesti per entrambe le soluzioni sono ulteriormente cresciuti e il capoluogo lombardo è l’unica città in cui i canoni locativi medi vanno oltre la soglia dei 500 euro. Seconda nella classifica è la città di Roma, in cui i prezzi medi restano più bassi per via della sua maggiore estensione territoriale e per la presenza di zone del comune molto distanti dai principali poli universitari. Terzo posto tra le città universitarie con i prezzi degli affitti più salati per Firenze, destinazione prediletta tanto dai fuori sede italiani quanto dagli studenti di tutta Europa che qui svolgono il programma Erasmus; in controtendenza rispetto alla situazione nazionale, in questa città i prezzi rispetto allo scorso anno scendono del 4% per la stanza singola e addirittura del 9% per la doppia: nel primo caso si spendono 355 euro, nel secondo solo 250 euro.
A Siena e Torino crescita dei prezzi dell’8% Scorrendo la classifica si nota subito un salto in avanti significativo di due città, che superano Bologna (solitamente quarta, adesso solo sesta con 325 euro): per affittare una stanza singola a Torino servono 340 euro – 235 euro per il posto letto in doppia – mentre una singola a Siena costa 330 euro (il posto in doppia 240 euro al mese). Torino e Siena registrano una crescita media dei prezzi di circa l’8%. Si conferma la regola per cui per risparmiare bisogna scegliere facoltà universitarie nel Sud Italia, solitamente meno ambite da chi si sposta dal suo luogo d’origine per studiare: Catania e Palermo sono le città che occupano il fondo della classifica, rispettivamente con 200 e 180 euro al mese per una stanza.
Affitti e prezzi sull’altalena Altro elemento che contribuisce a determinare le differenze di prezzo dell’offerta nelle varie città è rappresentato dalle opportunità che quei luoghi offrono ai giovani lavoratori under 35, precari e non, alla ricerca di una stanza (e non un intero appartamento). La condivisione, per loro, più che una scelta di vita è un’esigenza legata ai bassi salari e alle incertezze della precarietà. Se l’aumento dei prezzi, soprattutto per le stanze singole, è stato rilevato in quasi tutte le città analizzate, alcune località sembrano aver registrato maggiori oscillazioni: per le singole le città che hanno visto i prezzi crescere di più sono state Venezia e Padova (+9% in un anno), mentre le uniche città in calo sono Palermo (-8%) e Firenze (-4%).