2016-08-26-PHOTO-00000073«I fondi che verranno utilizzati nelle attività strettamente connesse alla gestione dell’emergenza immediata sono pacificamente esclusi dai patti di stabilità non solo interni ma anche dal patto di stabilità europeo». Lo ha detto il vice ministro dell’economia e delle finanze Enrico Zanetti intervenendo al Caffè de La Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lu). «Pertanto – ha aggiunto – non si conteggiano ai fini del deficit del 3 per cento perché sono delle voci strettamente ‘una tantum’ e straordinarie e come tali hanno una natura che renderebbe del tutto sbagliato considerarle nei conteggi sul nostro deficit». «Questo però – ha poi specificato – riguarda le spese di gestione dell’emergenza che rappresentano naturalmente la parte minore dei fondi da stanziare. Il più sono le spese collegate alle opere di ricostruzione. Le attività di ricostruzione sono un capitolo a parte e non hanno questo tipo di trattamento automatico da parte dell’Europa. Possono certamente avere una serie di contribuzioni da parte dell’Europa così come ci sono state anche in altri casi come per il terremoto dell’Aquila e in quello dell’Emilia Romagna. In quel caso – ha concluso Zanetti – l’Europa partecipa a delle spese che però di per sé stesse restano in quei conteggi del deficit».

Nessun effetto su legge di stabilità «Rispetto alla legge di stabilità non vedo effetti ma tra l’altro ci manca solo che ci mettiamo a fare i conti sulla flessibilità con le tragedie” ha poi rassicurato Zanetti  -la legge di stabilità – ha spiegato – la faremo a parte con le idee che avevamo e con le risorse che saranno disponibili nell’interlocuzione con l’Europa a prescindere da questa tremenda tragedia. Questo evento, che è enorme e tragico per tutte le persone che sono state colpite e per tutti noi come comunità nazionale, in termini tecnici non è un evento in grado di incidere in modo significativo sulla capacità economica e finanziaria complessiva del nostro paese. Diverso è, invece, – ha concluso Zanetti – un ragionamento di medio e lungo periodo che si inserisce nel discorso che ha fatto ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Investimenti finalizzati a un ‘piano casa’ in chiave antisismica io credo che abbiano tutti i presupposti per poter essere tolti dalle regole sulla stabilità con l’Europa».