Doppie porte e allarmi, ma anche più collaborazione con le forze dell’ordine.  Gli uffici postali si difendono così dal rischio rapine grazie al patto siglato a Firenze con i Prefetti delle dieci province della Toscana.

Il patto antirapina Tra lemisure di sicurezza individuate, 14 in tutto, la bussola all'ingresso, la doppia porta automatica, il rilevatore biometrico, il ritardatore d'apertura per la cassaforte, l'allarme antirapina e la videosorveglianza in collegamento remoto con i centri di telesorveglianza aziendale. In base al patto, gli uffici postali considerati più a rischio dovranno dotarsi di almeno cinque dei meccanismi di difesa passiva individuati. Quattro per tutti gli altri. Ogni sei mesi Poste Italiane invierà alle Prefetture un report provincia per provincia su quanto è stato fatto e quanto è programmato per il semestre successivo. Sempre in base al protocollo, Poste Italiane comunicherà alle forze dell'ordine in tempo reale guasti o interruzioni ai dispositivi antirapina. Le forze dell'ordine saranno disponibili a tenere corsi per il personale allo sportello, in particolare sul comportamento da tenere in caso di rapina. Secondo i dati diffusi, nell'anno passato le rapine negli uffici postali in Toscana sono diminuite, passando dalle 37 del 2012 alle 27 del 2013. Solo la provincia di Firenze ha registrato un incremento, passando da 3 a 8.

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