Il girone di ritorno del campionato di basket di Serie A inizia in chiaro-scuro per le toscane. La ricostruzione tecnica che sta affrontando la Mens Sana mette il team biancoverde di fronte ad una prima crisi stagionale (di gioco e di risultati viste le 6 sconfitte negli ultimi 7 impegni), mentre Pistoia dimostra di avere la stoffa non solo per arrivare ai playoff, ma anche per dare più di un fastidio alle big del campionato.
Qui Pistoia Una Giorgio Tesi quasi sempre sotto nel punteggio riesce ad avere la meglio su una delle migliori squadre del campionato, Cantù, dopo una lunga battaglia conclusasi al supplementare. La truppa di Sacripanti è stata avanti anche con scarti maggiori della doppia cifra e sulla tripla del +7 di Ragland sembrava davvero tutto finito per Pistoia. Eppure il trio delle meraviglie americano (Wanamaker, Gibson e Johnson) riesce a impattare la partita prima del canestro del 67-69 di Ragland; è ancora a Washington a segnare il tap-in che porta tutti al supplementare, dove Pistoia prende subito le redini della gara prima di riuscire a chiudere definitivamente i conti con un gran canestro di Johnson. La Giorgio Tesi si mette così alle spalle la brutta sconfitta contro Caserta rilanciando le proprie ambizioni in campionato; dopo la grande impresa, infatti, un posto nelle otto che andranno i playoff non sembra più una chimera come a inizio stagione. Servirà più costanza di rendimento però, soprattutto nel cammino in trasferta, spesso deficitario.
Qui Siena Ancora una sconfitta per la Mens Sana, ancora in un finale punto a punto. Cremona ha sostanzialmente fatto la sua partita, conducendo spesso nel punteggio, andando bene a rimbalzo e annullando di fatto il tiro da tre punti della Mens Sana (18.2% alla fine). Con queste percentuali è davvero difficile per la Mps pensare di riuscire a portarla a casa, soprattutto quando nel finale non hai alcuna giocata “sicura” a cui affidarti. La mancanza di sicurezza della formazione biancoverde è ormai un dato di fatto e lo si percepisce chiaramente nella manovra offensiva, spesso lenta e farraginosa. Anche contro Cremona i giocatori di Crespi hanno dovuto inseguire per larghi tratti della partita e quando invece hanno avuto la possibilità di scappare non sono riusciti a farlo, permettendo agli avversari di rientrare in partita, proprio come contro il Nymburk (leggi). Difficile anche solo indicare qualche singolo la cui prestazione è stata sotto il par, perché è tutta la squadra ad attraversare un momento di difficoltà evidente, con i nuovi equilibri che paiono ancora ben lontani dall’essersi formati. Con questa sconfitta la Mps scivola al quinto posto, ma a soli quattro punti da quell’ottavo dichiaratamente vitale per il futuro della società. Serve un’inversione di marcia ma purtroppo il tempo è tiranno: la partita col Maccabi Haifa è già alle porte e tempo per lavorare su se stessi non ce n’è. I biancoverdi dovranno trovare da soli le forze per invertire questo trend negativo.